Muore NinoVaccarella, storico pilota siciliano. Nato a Palermo il 4 marzo 1933 Nino Vaccarella era considerato il miglior pilota siciliano e tra i migliori driver in assoluto. Vaccarella è morto oggi a 88 anni, e la notizia sta iniziando a fare già il giro del web. La sua vita è raccontata anche in un libro, “Nino Vaccarella, Il preside volante – la mia storia automobilistica”
Un campione fin da giovanissimo
La passione di Nino inizia quando giovanissimo assiste ad alcune edizioni del mitico Giro Automobilistico di Sicilia, del quale furono fautori Raimondo Lanza di Trabia con Stefano La Motta e Vincenzo Florio. Il suo mondo erano le auto. Si laurea in Giurisprudenza nel 1956 e collabora immediatamente nella gestione della scuola di famiglia, l’Istituto Oriani, dove comincia anche ad insegnare. La mente di Ninni, come lo chiamano affettuosamente gli amici più intimi, è però sempre volta al mondo delle automobili.
Le vittorie e la Targa Florio
Vaccarella, allora 23enne, inizia le corso alla prima edizione della Passo di Rigano – Bellolampo e piazza la Fiat 1100 ereditata dal defunto genitore, al quinto posto della sua classe. Insoddisfatto della potenza della vettura e convinto, a ragione, di avere le giuste doti, acquista una ben più prestazionale Lancia Aurelia B20 di 2500cc con la quale si mette in evidenza in diverse cronoscalate siciliane e con la quale si presenta al via della sua prima Targa Florio, gara destinata a dargli le più grandi gioie e i più grandi dolori sportivi della sua lunga carriera.
La Maresati di Vaccarella
Nel 1959, il giovane Nino, acquista la potente Maserati 2000cc, una quattro cilindri capace di alte prestazioni. Giungono le affermazioni nella Valdesi – Monte Pellegrino, nella Catania – Etna, nella Palermo – Monte Pellegrino, sul circuito di Perugia e nella torinese Sassi – Superga. Ma è il 1960 che segna un solco fondamentale nella sua vita sportiva. Vince alla Trapani – Erice, alla Bolzano – Mendola e alla Colli San Rizzo, e, facendo coppia con l’esperto Umberto Maglioli, torna alla Targa Florio.
Il debutto in Formula 1
Nel 1961 debutta in Formula 1 con un esaltante 3° posto conquistato, guidando una Cooper-Maserati, nel Gran Premio di Vallelunga, una gara non valida per il campionato. Nel 1962 firma per la scuderia Serenissima e giunge contemporaneamente la chiamata di Enzo Ferrari, ma deve rifiutare. Nel 1963, può finalmente fregiarsi di appartenere a tutti gli effetti, alla scuderia Ferrari. Fu quello, un anno non esaltante e alquanto controverso.
L’incidente e la paura
Sempre nel 1963, il primo e unico serio incidente della carriera di Vaccarella: la sua Ferrari esce di pista nel corso della temuta 1000 Km del Nurburgring, rotola in un dirupo e si capovolge. Nino resta imprigionato nell’abitacolo, mentre la benzina comincia pericolosamente a colare dal serbatoio lesionato nell’impatto ma, fortunatamente, le fiamme non si sprigionano e per il nostro eroe, ci sono solo la frattura di un braccio ed il prolungato fermo, in attesa della guarigione.
«La Sicilia perde uno dei suoi figli più illustri»
«Con la scomparsa di Ninni Vaccarella la Sicilia perde uno dei suoi figli più illustri, beniamino di numerose generazioni di tifosi e appassionati. Ha coniugato grande talento e spirito di sacrificio, è stato e continuerà ad essere un orgoglio per la nostra terra. Indimenticabile il suo palmares, le epiche imprese nella Targa Florio ed i trascorsi pieni di soddisfazioni alla guida della Ferrari, della Maserati e dell’Alfa Romeo. Addio “Preside volante”, ci mancherai tanto e serberemo per sempre il ricordo di un uomo che ha portato lustro alla Sicilia e all’intera Italia». Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima, commentando la scomparsa di Ninni Vaccarella.
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