La Direzione Regionale per la Sicilia (Dtvii) dell’agenzia dogane e monopoli di Stato e l’istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cns-Ias), nell’ambito dell’accordo quadro tra i due enti, hanno stipulato una convenzione operativa scientifica per il progetto “Marine hazard”. Finanziato con i fondi del Programma Operativo Nazionale (Pon) del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur), si pone come obiettivo lo studio degli impatti antropici sull’ecosistema marino attraverso l’indagine chimica ed ecotossicologica per la gestione, la conservazione e il ripristino degli ecosistemi marini.

Cosa prevede la convenzione

La convenzione prevede che il laboratorio chimico di Palermo effettui la determinazione di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), policlorobifenili (Pcb) e pesticidi in matrici ambientali (acque e sedimenti marini) sottoposte a trattamenti di bonifica integrata, chimica, fisica e biologica, tramite l’utilizzo di rivelatori di massa a bassa, media e alta risoluzione. L’operatività del progetto, che prevede una stretta collaborazione tra il personale delle due strutture scientifiche, è orientata alla realizzazione di distinte attività di intercalibrazione strumentale e alla definizione di specifiche modalità di estrazione all’interno dei laboratori dei contraenti.

Elevato livello di specializzazione

“L’accordo di cooperazione – si legge in una nota dell’agenzia delle accise, dogane e monopoli – esprime l’elevato livello di specializzazione delle strutture chimiche di Adm di cui ne valorizza la capacità di azione nei rapporti di partnership di alto profilo, caratterizzati da rilevanti contenuti scientifici, tecnologici e di salvaguardia del cittadino”.

Quale lo stato di salute dei corpi idrici

Per farsi un’idea su qual è lo stato di salute dei corpi idrici siciliani basta dare uno sguardo all’ultimo monitoraggio (2014-2019) dell’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente, che ha consentito di classificare lo stato chimico di tutte le risorse sotterranee individuate dal “Piano di Gestione del Distretto Idrografico” della Sicilia 2015-2021 (82 corpi idrici), attraverso il monitoraggio di 533 stazioni rappresentative. Dalla valutazione effettuata è emerso che il 44% dei corpi idrici monitorati (36 corpi idrici) risulta in stato chimico scarso, mentre il restante 56% (46 corpi idrici) è in stato chimico buono.

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