La Regione siciliana ha deciso di avviare un tavolo tecnico per arrivare a una soluzione dopo che è stato avviato un “braccio di ferro ta Rfi e Toto Costruzioni, quest’ultima impresa è impegnata nel raddoppio ferroviario di Cefalù per la tratta Ogliastrillo Castelbuono. Ora l’assessore regionale Aricò, ha fatto sapere che la Regione sta promuovendo un tavolo tecnico per arrivare a uno stop al contenzioso dopo che nei giorni scorsi i sindacati hanno anche proclamato l’avvio dello stato di agitazione. Oggi anche una manifestazione a Palermo.
I lavori al raddoppio ferroviario bloccati da mesi
“La Regione si farà promotrice di uno specifico Tavolo tecnico tra Rfi e Toto Costruzioni per la soluzione della vertenza che vede contrapposte, da mesi, le due società”, assicura adesso l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, in merito al sit-in organizzato oggi davanti alla sede dell’assessorato a Palermo da parte dei lavoratori della Toto Costruzioni insieme ai sindacati di categoria. La società è impegnata, su incarico di Rfi, nei lavori del raddoppio ferroviario tra Ogliastrillo e Cefalù, nella tratta Messina-Palermo.
L’interesse è completamento dell’infrastruttura
“L’interesse della Regione – prosegue Aricò – è quello di sbloccare la situazione di impasse, sia per il completamento dell’infrastruttura considerata strategica nella mobilità dell’Isola, sia per i lavoratori, molto preoccupati, giustamente, per il pagamento degli stipendi passati e per il loro futuro. La Regione, pur non avendo responsabilità nella vertenza, sarà parte attiva facendo sedere attorno allo stesso tavolo le parti interessate e auspicando una soluzione rapida”.
La preoccupazione per il pagamento degli stipendi e futuro dei lavoratori
Il cantiere è sostanzialmente fermo ormai da mesi. “Siamo veramente stanchi e fortemente preoccupati, il cantiere di fatto è fermo da novembre. Continuiamo a essere presi in giro dall’azienda – hanno dichiarato nei giorni scorsi i segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo –. E i lavoratori non vengono pagati, sono già in arretrato di due mensilità. Non consentiremo neanche un solo licenziamento. L’azienda valuti piuttosto possibili prepensionamenti, individuando le figure tra il personale più anziano”.
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