E’ arrivato il giorno delle elezioni amministrative e del referendum per la riforma della giustizia ma a Palermo è caos ai seggi. Mancano scrutatori e presidenti di seggio, e molti votanti sono stati costretti a tornare a casa.
Quanto sta accedendo ha dell’incredibile.

Vuoti nei seggi, il Comune: “Abbiamo lavorato tutta la notte”

“Abbiamo lavorato intensamente tutta la notte e stiamo procedendo con la notifica di nomina di presidente di sezione ad alcuni titolari di posizioni organizzative del comune di Palermo per colmare i vuoti che si sono determinati nei vari seggi”. Lo dice all’ANSA Alessandra Autore, dirigente responsabile dell’ufficio elettorale.

Il Comune a caccia di presidenti di sezione elettorale

Chi fosse interessato a ricoprire la carica di presidente di sezione elettorale può inviare una mail indicando nome, cognome, recapito telefonico e indirizzo a: ufficiocoordinamentoelettorale@comune.palermo.it. Tra i requisiti indispensabili: il diploma di scuola superiore, il godimento dei diritti politici, non aver precedenti penali e non aver parenti che sono candidati. Il compenso è di 280 euro per l’impegno nell’intera tornata elettorale, agli scrutatori va qualcosa in meno.

Elettori vanno via dai seggi, operazioni complesse

“Nella nostra sezione manca ancora il presidente. Sono arrivati già diversi elettori che hanno chiesto di votare ma abbiamo spiegato loro che ci sono alcuni problemi e ci hanno risposto che ritorneranno più tardi, ma non è detto considerata la bella giornata e la partita del Palermo”. Lo dice all’ANSA Marcella Garbini, 49 anni, scrutatrice nella sezione 196, che si trova nell’istituto comprensivo Cruillas in via Salerno, un quartiere della prima periferia di Palermo. Nella scuola ci sono quattro sezioni, i seggi sono stati insediati manca all’appello da ieri soltanto la 196. Ieri pomeriggio, gli scrutatori hanno atteso invano che arrivasse il presidente nominato che, però, non è mai arrivato. Le operazioni di insediamento del seggio sono complesse perché ci sono le schede dei cinque referendum più le due schede delle amministrative. Pertanto, le operazioni preliminari prevedono la conta, il controllo, la vidimazione e la firma di migliaia di schede elettorali. Operazione che in molti seggi, insediati regolarmente ieri, è durata anche 4-5 ore. “Molti hanno chiesto di votare nelle altre sezioni aperte nella scuola – prosegue Garbini – ma come è noto non è possibile”.

Il caos è cominciato già ieri pomeriggio

Il caos è cominciato ieri pomeriggio, quando in molte sezioni dislocate all’interno delle scuole non si sono potuti insediare regolarmente i seggi per mancanza di presidenti. Le prime avvisaglie sul forfait si erano avute già venerdì con il Comune di Palermo che aveva fatto appello agli ordini professionali di avvocati e dottori commercialisti per reperire professionisti da impiegare come presidenti: tutti mobilitati a partire dalla prefettura, ma le adesioni dell’ultimo minuto non sono state sufficienti a colmare in tempo il vuoto che si è determinato.

Defezioni di molti tifosi del Palermo

Stasera, tra l’altro, allo stadio “Renzo Barbera” la squadra di calcio del Palermo giocherà la finale di Play off serie C con il Padova per la promozione B ed è previsto il pienone con oltre 34mila spettatori. Proprio la concomitanza con le elezioni aveva suggerito la possibilità di un rinvio della partita, anche a causa delle previste defezioni da parte di molti tifosi pronti a rinunciare alla nomina a scrutatore o presidente di seggio pur di non perdere l’occasione di assistere all’incontro e festeggiare la promozione, ma la Prefettura aveva deciso di confermare la data dell’evento sportivo.

Candidati preoccupati, Lagalla: “Intervenga il governo nazionale”

I candidati a sindaco di Palermo sono ovviamente preoccupati. “A fronte di quanto sta accadendo in molte sezioni elettorali, dove mancano addirittura i presidenti di seggio e le operazioni di voto non sono ancora state avviate, chiediamo un intervento deciso e immediato da parte del governo nazionale, affinché garantisca l’effettiva regolarità delle elezioni amministrative di Palermo”. Così il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla.

Ferrandelli: “Voto democratico a rischio”

“Non bastava l’attacco hacker subito dal Comune di Palermo a pochi giorni dal voto che ha letteralmente mandato offline sito e servizi. Quello che sta accadendo in queste ore è al limite dell’inverosimile. Mancherebbero infatti più 100 presidenti di seggio, una anomalia che mette a rischio la democrazia e il voto dei palermitani di domani. Sono tantissimi gli scrutinatori e i rappresentanti di lista ancora in attesa e al quale è impedito insediarsi. La Prefettura intervenga e prenda misure urgenti per garantire alle cittadine e ai cittadini di Palermo di andare al voto in assoluta sicurezza e assicurare loro di potersi esprimere sia sulla scelta del nuovo sindaco che sui quesiti referendari”. È quanto segnalato ieri sera, in una nota, dall’ufficio stampa di Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco per Palermo.

Sinistra Civica Ecologista: “Preoccupazioni per la regolarità delle operazioni di voto”

“Il mancato insediamento di numerosi seggi per la mancanza di presidenti desta grandi preoccupazioni per la regolarità delle operazioni di voto. Riteniamo che la Prefettura debba intervenire tempestivamente per ripristinare condizioni di normalità e legalità, salvaguardando il diritto di voto delle cittadine e dei cittadini”.
Lo dichiara il Coordinamento di Sinistra Civica Ecologista

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