Sono 8 i sindaci che dovranno essere scelti in Sicilia con il ballottaggio previsto il 24 giugno. Sui 137 comuni al voto 19 erano quelli con più di 15mila abitanti e dunque al voto con il sistema proporzionale che prevede il ballottaggio nel caso in cui nessun candidato superi il 40% dei consensi. Undici comuni hanno eletto i loro sindaci e fra questi anche due capoluoghi, Catania e Trapani. L’attenzione ora si concentra sugli 8 che dovranno tornare alle urne

Tra questi anche tre i capoluoghi. A Messina sarà sfida interna al centrodestra, tra il primario Dino Bramanti, sostenuto da uno schieramento che va da FI alla Lega fino a Diventerà Bellissima di Nello Musumeci e il deputato regionale Cateno De Luca, eletto nell’Udc ed espressione del movimento Sicilia Vera.

A Ragusa si confronteranno l’esponente pentastellato Antonio Tringali se la vede con Giuseppe Cassì, appoggiato da Fratelli d’Italia e tre liste civiche ma con il centrodestra che potrebbe ricompattarsi proprio al ballottaggio.

A Siracusa il confronto sarà fra l’esponente del centrodestra Ezechia Paolo Reale, e Francesco Italia, vicino all’uscente renziano Giancarlo Garozzo, che conta al ballottaggio sui voti del Pd che era andato su un altro candidato in prima battuta

Ballottaggi anche nel Catanese sfida ad Adrano, tra il candidato di Forza Italia e Lega Aldo Di Primo e l’esponente di due liste civiche Angelo D’Agate, e ad Acireale tra l’esponente del centrodestra Michele Di Re, e Stefano Alì del Movimento cinque stelle.

A Partinico, in provincia di Palermo, dove se la vedranno Maurizio De Luca, del centrodestra, e Pietro Rao, alla testa di due liste civiche. In provincia di Enna, a Piazza Armerina, sfida fra Nino Cammarata, sostenuto da Forza Italia, Diventera’ Bellissima e una lista civica, e Mauro Di Carlo, a capo di tre liste civiche.

Infine sfida anche a Comiso tra Filippo Spataro del centrosinistra e Maria Schembari, del centro destra