Il centro della coalizione di centrodestra si ricompatta e Noi Moderati, la formazione che vede Saverio Romano quale coordinatore politico accoglie, di fatto, l’appello di Totò Cuffaro che dopo lo strappo con Forza Italia ha annunciato una lista di “liberi e forti” a cui la Dc vuole dare vita.

“Noi moderati sarà presente in tutte le prossime competizioni elettorali per il rinnovo delle amministrazioni locali in Italia con la propria lista. Per quanto riguarda la competizione per il rinnovo del Parlamento europeo – fermo restando la certezza della partecipazione con la propria lista – è auspicabile inaugurare un percorso inclusivo di tutte le forze politiche e movimenti che si spirano ai valori popolari, liberali e riformisti. L’evocazione di una lista di “liberi e forti” è di nostro interesse se, con trasparenza e chiarezza, mira a rafforzare il centro del centrodestra politico italiano” dice proprio Saverio Romano coordinatore politico di Noi Moderati.

Il messaggio arriva in apertura del comitato direttivo del partito che si sta svolgendo a Roma ed assume, dunque, una connotazione che travalica lo Stretto

Cosa aveva detto Cuffaro

“La Democrazia Cristiana è stata, da sempre, dentro al Partito Popolare Europeo, fin dalla costituzione del primo Parlamento Europeo eletto a suffragio universale nel 1979” dice adesso il segretario nazionale della DC, Totò Cuffaro.

“Un tempo, con i suoi parlamentari, è stata l’architrave politica e numerica del PPE. Era la DC di De Gasperi, di Andreotti, di Moro, di De Mita. Da allora – continua – la presenza dei parlamentari europei della Democrazia Cristiana è andata diminuendo. Quando con la caduta del muro di Berlino l’idea Sturziana vinceva in Europa, in Italia, dove era nata col PPI/ DC, entrava in crisi”.

Forza Italia arriva nel 1994

“Ma dal 1994 nel gruppo del PPE si iscrissero i deputati di FI, incrementando notevolmente la presenza italiana. Oggi – prosegue Cuffaro – il gruppo del PPE è composto da 177 componenti e la presenza dei parlamentari italiani è di 12 deputati su 76 totali che ne elegge l’Italia. La DC di oggi non vale certamente la storica Democrazia Cristiana, ne per consenso elettorale ne per grandi leader, ma si auspica e spera che il numero dei parlamentari che saranno eletti possa incrementare la presenza italiana dentro al gruppo del PPE a Strasburgo”.

Cuffaro “Prendo atto con amarezza e umiltà”

“Penso di intuire chi dentro Forza Italia non ci voglia per portare un contributo, magari piccolo ma leale, con la nostra storia. Qualche giornale, oggi, scrive che il motivo è la mia presenza. Stante le mie valutazioni che a non volere la DC è parte della dirigenza di FI siciliana, che sa bene chi sono stato e chi sono, ne prendo atto con umiltà e amarezza e, anche se mi viene difficile capire, ne rispetto le decisioni – afferma -. La DC parteciperà alle elezioni  Europee nel rispetto della sua storia costituente del popolarissimo Sturziano e lavorerà per fare una lista di Liberi e Forti con tutti i partiti e i movimenti che politicamente pensano al PPE. Mi impegnerò con tutte le mie forze e la mia passione per far crescere la DC in tutte le regioni d’Italia”.

Una lista di “liberi e forti”

“Magari, senza presunzione ma con convinzione, possiamo contribuire a incrementare numericamente il gruppo del PPE al Parlamento Europeo. Ci sono delle battaglie per affermare le proprie idee che nella vita politica vanno fatte, perché un giorno la storia si ricorderà che le abbiamo sostenute e ce le riconoscerà”, conclude Cuffaro.

Articoli correlati