La prossima settimana si insedia il Consiglio comunale

Elezioni, riconteggio cambia la mappa degli eletti al Consiglio comunale, ribaltone in Forza Italia, Pennino scavalca Terrani

Una tornata elettorale non è finita fino allo spoglio dell’ultima sezione, anzi fino ai riconteggi finali. Le elezioni amministrative di Palermo non finiscono ancora di stupire. Dopo un attacco hacker, operazioni di voto rallentate dalla mancanza di scrutatori e presidenti di seggio e uno spoglio condotto praticamente a passo d’uomo, il turno di votazioni che ha incoronato Roberto Lagalla nel ruolo di sindaco di Palermo regala l’ultima emozione non già in pieno recupero, bensì ai tempi supplementari. Una dura legge, quella dei numeri scaturiti dai riconteggi, che ha sovvertito qualche gerarchia e ribaltato alcuni verdetti dati per certi. Il Consiglio Comunale si appresta quindi ad insediarsi, avviando così la nuova consiliatura.

Clamoroso ribaltone in Forza Italia – TUTTE LE PREFERENZE

E, a tal proposito, si inizia subito con il pezzo forte dei riconteggi elettorali, ovvero il ribaltone in casa Forza Italia. Dopo l’aggiornamento infatti, Rosi Pennino è riuscita a scavalcare Pasquale Terrani e a diventare l’ultima degli eletti in casa azzurra. Per l’alfiera di Gianfranco Miccichè si sono rivelati fondamentali i 21 voti in più attribuiti dagli uffici elettorali, che hanno fatto salire la candidata a quota 740. Ne perde invece 5 Sandro Terrani, che scende a 729, costretto quindi a lasciare il posto a Sala delle Lapidi. Da capire se questo cambio di passo comporterà delle modifiche in vista del varo della Giunta visto che, l’accordo in casa Forza Italia, prevedeva che un posto nel futuro esecutivo sarebbe spettato al primo dei non eletti.

Riconfermati invece gli altri sei eletti, anche se con qualche differenza numerica. Ottavio Zacco si conferma primo della classe, con 3405 preferenze (+41). L’alfiere di Edy Tamajo è seguito dalla collega Caterina Meli (3224 – +39) e da Gianluca Inzerillo (2601 – +50). Subito dietro Giulio Tantillo (2324 – +48), Natale Puma (1147 – +5) e Leopoldo Piampiano (1039 – +1).

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Tutto confermato in casa Fratelli d’Italia

Gerarchie invariate in casa Fratelli d’Italia, che guadagna 80 voti di preferenza complessivi. Primo degli eletti è Francesco Scarpinato, che sale a 2631 (+37). Segue a ruota l’eurodeputato Giuseppe Milazzo (2020 – +7), alle cui spalle si colloca Antonio Rini (1748 – +13), fratello dell’uscente Claudia Rini. Al quarto posto di lista c’è Germana Canzoneri, che incrementa il suo quantitativo di voti a 1447 (+16). Quinta posizione per Tiziana D’Alessandro, con 1365 preferenze (+6). A chiudere la truppa degli eletti a Palazzo delle Aquile è Fabrizio Ferrara, che si attesta a 1336 voti (+1).

Lavoriamo per Palermo, Abbate trema ma si salva

Cinque seggi conquistati invece da Lavoriamo per Palermo, lista civica di Roberto Lagalla che comprende anche gli esponenti di Italia Viva. Un nodo, quello dei renziani, che potrebbe condizionare il cammino politico del “Professore” durante la prossima sindacatura, anche se proprio il senatore Davide Faraone ha affiancato l’ex Rettore nella sua trasferta romana. Dopo i riconteggi, non cambia nulla anche in questa lista anche se l’ultimo degli eletti, Antonino Abbate, avrà sicuramente avuto un brivido dietro la schiena, dopo essersi visto decurtare 21 voti. Malus che lo ha fatto scendere a 790 preferenze, comunque sufficienti a battere la concorrenza di Luisa La Colla (che si ferma a 760). Primo degli eletti sempre l’ex capogruppo di Italia Viva Dario Chinnici (1948 – +39), seguit da Giuseppe Mancuso (1204 – +31), Giovanna Rappa (933 – +10) eSalvatore Allotta (867 – +39).

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Tutto confermato in Prima l’Italia, Raja allunga su La Vardera

Tre seggi invece per Prima l’Italia. Riconfermati gli uscenti Sabrina Figuccia in testa alla preferenze (1891 + 53), seguita da Marianna Caronia (1783 – +19) e da Alessandro Anello (1071 – +31, che ha distaccato Salvatore Di Maggio. Fuori dai giochi anche il capogruppo uscente Igor Gelarda.

Tre seggi anche per la  DC Nuova di Totò Cuffaro. L’ex presidente della Regione è riuscito a riportare il simbolo democristiano all’interno di Sala delle Lapidi. Compagine che sarà capitanata, nel prossimo Consiglio Comunale, da Salvatore Imperiale (1387 – +34), seguito da Domenico Bonanno (1095 – +9) e da Viviana Raja, che sale sopra quota mille (1009 – +20) e soffia di poco il posto a Giuseppe La Vardera. Rimangono fuori dai giochi Alleanza per Palermo, UdC, Noi con l’Italia e Moderati per Lagalla, che rischiano anche di non potere esprimere nessuna preferenza in vista della futura composizione della Giunta.

Poche sorprese nel PD

Con riguardo ai sedici seggi rimanenti, la coalizione progressista guidata da Franco Miceli si aggiudica 11 seggi. Scranni da dividere fra PD (lista intorno all’11,6%), M5S (6,5%) e Progetto Palermo (intorno al 6%). Sotto il 5% la lista di Sinistra Civica Ecologista, guidata dall’assessore uscente Giusto Catania. La quota restante va alla coalizione di Fabrizio Ferrandelli.

Al fronte Dem andranno cinque seggi. In testa per consensi il parlamentare nazionale Carmelo Miceli, che valica quota 2100 preferenze (2118 – +54). Profilo seguito a ruota da Teresa Piccione (2051 – +13), dal capogruppo uscente a Sala delle Lapidi Rosario Arcoleo (1864 – +32) dal deputato regionale Giuseppe Lupo (1580 – +19), a cui rosicchia qualcosa l’ex vicesindaco Fabio Giambrone (1559 – +25).

Nel Movimento 5 Stelle esclusa eccellente

Sono tre i seggi che spettano al Movimento 5 Stelle. Non cambia nulla dopo i riconteggi in casa pentastellata. Si avviano verso Sala delle Lapidi sia l’uscente Antonino Randazzo (1226 – +19) che la consigliera uscente Concetta Amella (662 – -2).

New entry della compagine pentastellata Giuseppe Miceli (792 – +9), che ha scavalcato nettamente nelle preferenze la capogruppo uscente Viviana Lo Monaco. L’esponente del M5S ha presentato nei giorni scorsi un esposto alla Procura della Repubblica in merito proprio alla candidatura dello stesso Giuseppe Miceli. Un atto firmato da alcuni attivisti e sul quale c’è stato uno scontro a distanza proprio fra Viviana Lo Monaco e il coordinatore della lista Steni Di Piazza.

Eletti invariati in Progetto Palermo, cambia la ‘gerarchia’ in + Europa-Azione

Tre seggi anche per Progetto Palermo, con un seggio a parte che spetterà al candidato sindaco perdente Franco Miceli. Anche qui, si riconfermano i due consiglieri uscenti di Avanti Insieme,Valentina Chinnici (1934 – +21) e Massimo Giaconia (1253 – +19), seguiti al momento da Mariangela Di Gangi (1152 – +26).

Quattro invece i seggi che spettano alla lista di +Europa-Azione, unica a superare lo sbarramento fra le compagini messe in campo da Fabrizio Ferrandelli. Partito che si assesta intorno all’8%. Confermato ovviamente l’uscente Fabrizio Ferrandelli (3242 – +44), così come Ugo Forello (1111 – +9), che si riavvicina ma non abbastanza a Leonardo Canto (1115 – +2). Seconda degli eletti invece Giulia Argiroffi. che incrementa le sue preferenze di 31 unità, portandosi così a 1170 voti.

Ultimi dettagli

Restano da verificare gli ultimi dettagli e da confermare le percentuali generali ma questi passaggi non dovrebbero riservare ulteriori sorprese e se così fosse la prossima settimana si potrà procedere all’insediamento del Consiglio comunale

 

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