Emergenza abitativa a Palermo, il Sunia chiede intervento del sindaco e prefetto

Si cercano soluzioni per due famiglie a rischio sgombero nei prossimi giorni

Il Sunia Palermo ha chiesto con una nota al sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando e al prefetto Giuseppe Forlani un intervento nei confronti di due famiglie in difficoltà abitativa.

“Gli organi di informazione se ne sono occupati nei giorni scorsi – dice Zaher Darwish, segretario del Sunia Palermo, il sindacato degli inquilini – Si tratta di due nuclei familiari in condizioni precarie che rischiano di perdere la casa: la famiglia con due minorenni a carico, che abita a Passaggio dei Picciotti, a Brancaccio. E la famiglia di G.B. in passato vittima di estorsione mafiosa e che, per essersi ribellato, ha subito minacce e ritorsioni gravi, come l’incendio della propria abitazione”.

Darwish aggiunge

“Queste famiglie stanno attraversando una situazione drammatica non solo per le difficoltà economiche nelle quali si trovano entrambe ma anche perché rischierebbero lo sgombero, con l’ausilio delle forze dell’ordine, entro pochi giorni – aggiunge Darwish – Siamo convinti, che il prefetto e il sindaco, espressioni massime in città dei principi e delle garanzie della nostra Costituzione, si adopereranno per trovare soluzioni certe e stabili ai fini della salvaguardia di questi due nuclei familiari che rischiano di restare senza un tetto”.

La protesta dei giorni scorsi

Proprio sul tema degli sgomberi il Sunia, assieme a Sicet, Uniat e all’Unione degli inquilini, ha manifestato il 21 marzo scorso davanti alla prefettura esprimendo forte preoccupazione per la situazione abitativa della città, aggravata dai pesanti riflessi dell’emergenza sanitaria, dalla ripresa delle esecuzioni degli sfratti per morosità incolpevole, dalla forte incidenza sui costi dell’abitazione dei rincari delle utenze domestiche e degli oneri condominiali per i servizi legati al consumo energetico. “Questo, e altri casi simili – spiega Zaher Darwish – sono stati al centro o della nostra iniziativa sindacale e oggetto della nostra preoccupazione, già espressa al presidio durante l’incontro in prefettura. E sono il motivo per cui ribadiamo l’urgenza di nuova convocazione, unitamente all’amministrazione cittadina”.

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