“Oggi abbiamo appreso in conferenza stampa dal presidente RAP Marino che l’Assessorato ha finalmente convocato una conferenza di servizi per risolvere la questione relativa all’assegnazione della responsabilità delle prime cinque vasche di Bellolampo. Dopo quasi due anni si sblocca tale vicenda grazie alla nostra diffida inoltrata all’Assessorato lo scorso 14 dicembre. Si tratta del secondo successo in pochi mesi dopo la nostra diffida di ottobre che ha convinto l’assessore Contrafatto ad avviare una task force per gli impianti di percolato, in primis proprio quello di Bellolampo. Ovviamente adesso monitoreremo gli sviluppi della vicenda”.
Cosi la deputata alla Camera M5S, Claudia Mannino, sulla questione Bellolampo, su cui il Movimento tiene da anni i riflettori accesi. La parlamentare dice la sua pure sulle dichiarazioni della Contrafatto sulla discarica palermitana: “Lungi da noi attenuare le responsabilità di Orlando e della RAP, ma le dichiarazioni dell’Assessore Contrafatto secondo cui la sua visita a Roma è per evitare che Bellolampo chiuda sono un parafulmine per il fallimento politico della giunta regionale sul tema.
Il 14 gennaio scade l’ordinanza straordinaria di Crocetta che sancisce la gestione fuori legge del ciclo dei rifiuti in Sicilia. Ordinanza che, nonostante le nostre richieste, non ha ricevuto l’avallo formale del Ministero come previsto dalla legge e dunque potrebbe presentare profili di illegittimità, già in parte rilevati dall’intervento sospensivo del TAR su alcuni punti della stessa. La Contrafatto, già diffidata ad agosto 2015 dalla Presidenza del Consiglio, è andata a Roma senza alcun potere contrattuale visto che tutti i risultati parziali del piano stralcio presentato a giugno 2015 come il modo per uscire dall’emergenza sono stati mancati.
L’assessore regionale non è andata a Roma per Bellolampo ma per chiedere il placet del Ministero ad un nuovo piano rifiuti che prevede 5 inceneritori e la spedizione di rifiuti all’estero. Risulta surreale che il Governo Crocetta accusi Orlando di aver utilizzato già 3 ordinanze emergenziali e contestualmente si prepari ad emettere la sua quinta ordinanza con la copertura complessiva di 2 anni e mezzo. La Contrafatto, peraltro, si rende conto delle problematiche relative all’avvio dell’impianto di TMB di Bellolampo solo a qualche giorno di un presunto disastro, eppure noi abbiamo reso pubblico a seguito della nostra ispezione di novembre 2015 che l’impianto non andrà a regime prima di giugno 2016, come peraltro ribadito dal Presidente RAP oggi in conferenza stampa. Insomma, tutto già noto da tempo”.
Infine un commento sulle parole in conferenza stampa del Presidente Marino e dell’Assessore Lapiana che hanno riconosciuto al Movimento 5 Stelle Palermo di portare avanti un’attività di controllo serrato dell’operato della RAP ma in maniera costruttiva e seria, basata sulle carte e non sui comunicati stampa: “I nostri atti di questo anno e mezzo nei confronti della RAP parlano chiaro e testimoniano che siamo stati quelli che più hanno controllato e monitorato la RAP, procedendo a ben 3 visite a Bellolampo, a innumerevoli diffide e accessi agli atti e a costanti incontri. Ci fa piacere se anche chi è oggetto della nostra costante pressione ci riconosce serietà nell’operato. Noi non facciamo critiche a priori per questioni politiche, facciamo di tutto per tutelare l’interesse collettivo”.
“La gestione virtuosa dei rifiuti a Palermo – dice il deputato all’Ars Giampiero Trizzino – purtroppo è ancora utopia. Sebbene a livello regionale abbiamo lanciato numerose proposte tra mozioni e disegni di legge, la Sicilia al 2016 si presenta ancora senza un piano dei rifiuti e con la soluzione degli inceneritori. Discorso analogo per il capoluogo della Regione, dove, nonostante il pressing sulle inadempienze, il Comune registra livelli di raccolta differenziata bassissimi. È chiaro che occorre una nuova visione strategica che queste amministrazioni hanno dimostrato di non avere”.
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