Un’emergenza sanitaria, sociale ed economica senza precedenti.
Questo particolare periodo storico, contrassegnato dalla lotta al Coronavirus, sta mettendo in difficoltà le famiglie. Sempre più numerose quelle – lo confermano i dati relativi alle richieste di aiuti alimentari – che faticano o non riescono addirittura a mettere insieme il pranzo con la cena.
Per molti, fare la spesa o comunque acquistare beni di prima necessità, è diventato un ‘lusso’ che non possono più permettersi.
Una situazione di grande sofferenza che non può lasciare indifferenti.
Lo ribadiscono a gran voce i disabili siciliani riuniti nel Comitato Siamo Handicappati No Cretini balzato agli onori delle cronache per la dura battaglia portata avanti per ottenere dal governo regionale l’assegno di cura.
E loro, che conoscono bene il senso di precarietà avvertito nei confronti del futuro, ed in assenza di un sistema di welfare che sappia tutelarli e garantirgli quanto gli spetta, non vogliono restare a guardare.
Nasce così l’iniziativa “Da ultimo a ultimo” per venire in soccorso di chi si trova a combattere la complessità del momento presente.
A spiegare a BlogSicilia di cosa si tratta è Giovanni Cupidi, vicepresidente di Siamo Handicappati No Cretini.

“C’è una grande parte di popolazione – dice – che è in uno stato di reale sofferenza. Si tratta delle persone più esposte e più deboli, che non hanno più un introito per sopravvivere.
Abbiamo pensato di coinvolgere i beneficiari dell’assegno di cura, che in Sicilia sono circa 11mila, per dare vita ad una raccolta fondi ma il nostro appello è rivolto a tutti. Abbiamo individuato in 30 euro la quota minima da versare ma è chiaro che ognuno potrà contribuire nel modo che gli sembra più opportuno e secondo la propria disponibilità.
Le cifre donate confluiranno direttamente nei conti correnti dedicati all’emergenza dai Comuni”.

Un grande segnale di sensibilità da parte del Comitato, “perché – spiega ancora Cupidi – noi ci sentiamo parte fragile di questa comunità ed in questo momento è venuta fuori un’altra parte fragile. Ci sentiamo in dovere di contribuire ad aiutare e dare una mano”.

Una iniziativa dunque concreta che vuole anche essere un monito a guardarsi intorno per capire cosa sta accadendo nelle nostre città e nei nostri paesi, nelle nostre famiglie.
Un invito ad essere e a fare comunità e ad agire in fretta.

Come si legge infatti in una nota del Comitato: “Sappiamo che gli aiuti stanziati da Regione e Governo nazionale necessiteranno di un periodo minimo per arrivare nelle giuste tasche, perché ci sono dei passaggi tecnici che non sono un capriccio della burocrazia, e che comunque, per molte realtà siciliane, non saranno sufficienti”.

E ancora: “Sono i comuni e gli uffici dei servizi sociali ad avere il polso della situazione. Per questo riteniamo che siano loro a dovere gestire immediatamente queste spese urgenti”.

Il Comitato ha fortemente a cuore la situazione di disagio dei siciliani. “Quelle che invitiamo a donare sono somme – specifica Cupidi – che le amministrazioni comunali possono dare subito a chi ha necessità. Ci rivolgiamo alla Sicilia ma non solo, ognuno doni quanto può alla propria comunità”.

A fare da cassa di risonanza all’iniziativa la pagina facebook del Comitato, dove vengono pubblicati gli iban per le donazioni man mano che vengono forniti dai Comuni. E’ stato per questo chiesto anche il supporto di Anci Giovani Sicilia. La pagina è in costante aggiornamento.

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