Si sono riuniti numerosi davanti la presidenza della Regione siciliana, a piazza Indipendenza a Palermo, per chiedere che il loro diritto ad una esistenza dignitosa venga garantito. Perché le leggi esistono ma sono sinora rimaste inapplicate. Schierati, come in battaglia – e il termine non deve apparire fuori luogo, perché loro lottano ogni giorno – davanti ad uno striscione sul quale campeggia la scritta “#siamohandicappatinocretini”.

Sono i disabili gravi siciliani che nei giorni scorsi, a gran voce, avevano chiesto le dimissioni dell’ormai ex assessore regionale alle Politiche sociali, Gianluca Miccichè, a seguito dei due video trasmessi da Le Iene.

Video che avevano documentato come i fratelli palermitani Gianluca e Alessio Pellegrino, affetti entrambi da tetraparesi spastica, avessero atteso invano per una intera giornata in assessorato di parlare con Miccichè che era ‘sparito’. L’assessore, come aveva fatto già qualche settimana prima con Giovanni Cupidi, lo statistico tetraplegico di Misilmeri, al quale aveva dato appuntamento salvo poi non presentarsi, dopo la bufera mediatica era poi andato a casa dei diretti interessati, facendo una serie di promesse con la specifica che sarebbero diventati fatti “solo se mi aiutate a restare assessore”. Una sorta di ricatto morale che ha suscitato l’indignazione dell’Italia intera: Miccichè quelle cose le ha dette non sapendo di essere ripreso da una telecamera nascosta.

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Tra incontri mancati, scuse accampate, rassicurazioni mai diventate fatti, Miccichè ha fatto l’unica cosa buona e giusta: si è dimesso. Per i disabili però non è una vittoria, perché come ricordano anche Gianluca e Alessio (leggi l’intervista rilasciata già ieri a BlogSicilia) che oggi sono in piazza: “A noi interessa che le leggi sull’assistenza ai disabili diventino realtà, indipendentemente da chi va ad occupare la poltrona di assessore”.

I disabili vogliono parlare con Crocetta. Non intendono essere ancora vittime di un rimpallo di responsabilità e di strumentalizzazioni, soprattutto politiche. Per questo motivo, dopo aver parlato con un portavoce che ha detto loro che Crocetta non c’è – il governatore è oggi a Vittoria dopo gli attentati incendiari al mercato ortofrutticolo – hanno deciso di attenderlo e di occupare la sala Alessi della Presidenza. Gli è stato riferito che Crocetta sarà a Palermo non prima delle 18.

“Noi da qui non ci muoviamo – tuona Giovanni Cupidi – non andremo a casa senza risposte. Chiediamo che vengano rispettate le leggi. Che vengano ripartiti i fondi, che ci sono, per la non autosufficienza”.

Dei disabili gravissimi la Regione siciliana si è dimenticata da tempo. Ognuno di loro riceve, a fronte – è bene ribadirlo – delle 24 ore al giorno necessarie , non più di 3 ore di assistenza al giorno.  Eppure dovrebbe esserci anche un Fondo regionale per le Disabilità gravissime.

A sostenere la protesta dei disabili, anche Pif, il noto regista, autore televisivo e conduttore radiofonico palermitano. “Miccichè se ne è andato – dice – benissimo, un assessore, anzi, una persona indegna come lui deve essere esiliata dalla società. Crocetta ora faccia la sua parte. Non inizi a sparare numeri e somme ma dica a questi ragazzi quando avranno l’assistenza domiciliare”.

Pif ha parlato al telefono con Crocetta, i toni della conversazione sono stati irruenti: “Presidente – ha urlato Pif – siamo incazzati. Da anni i disabili sono in emergenza. Se non è capace di risolvere i loro problemi, si dimetta anche lei!”.

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