L’emergenza idrica a Palermo non è finita. Verranno utilizzate tutte le risorse possibili. Dall’acqua dell’Oreto, ai pozzi attorno a Palermo e anche per scopi irrigui l’acqua filtrata dai depuratori.

A dirlo è nel corso dell’intervista a Talk Sicilia, la trasmissione di approfondimento del giornale Blog Sicilia Giovanni Sciortino amministratore unico di Amap, la società che gestisce il servizio idrico a Palermo e in provincia.

                  Giovanni Sciortino amministratore unico Amap

Il nuovo piano industriale e i soldi per rifare le reti idriche

A seguito della rimodulazione del nostro piano industriale che vede tutta una serie di interventi rivolti al sistema idrico, fognario e di depurazione, un pool di banche investirà la somma di 135 milioni per la completa ristrutturazione delle reti idriche. Non è prevista solo una ristrutturazione, ma un programma più ampio che porterà l’Amap ad un piano ampio non solo in termini di riduzione di perdite, ma di una migliore gestione delle risorse.

Il dissalatore di Presidiana

Tra i progetti sostenuti dalla cabina di regia che sono già  in un cronoprogramma molto avanzato c’è il dissalatore di Presidiana. Un primo modulo è stato realizzato e partirà a fine mese quindi sosterrà il fabbisogno con già 100 litri al secondo non solo palermitano ma anche metropolitano. Entrerà inazione un primo modulo del dissalatore e poi l’impianto sarà completato a metà marzo del 2026 con una potenzialità di circa 500 600 litri al secondo.

Il razionamento dell’acqua

In questi mesi di emergenza sono stati decisi interventi mirati e voluti dall’amministrazione comunale e dalla cabina di regia regionale che hanno portato ad introdurre uno strumento nuovo. Quello dell’interruzione in diversi settori della città di Palermo della fornitura di acqua un giorno a settimana. Questo ha avuto un forte riscontro nel risparmio delle risorse idriche. Si è passati da 2500 litri a 2100 litri al secondo. Sembrerebbe poca una riduzione di 400 litri al secondo, ma posso assicurare è una quantità enorme che porta un risparmio che tende a preservare meno acqua negli invasi. È stata esclusa da questa turnazione la parte del centro storico come richiesto dall’amministrazione comunale visto che in centro sono concentrati le utenze sensibili: gli ospedali i centri dialisi le scuole le amministrazioni, e molte attività commerciali. che potevano essere penalizzate.

Le reti già realizzate

Abbiamo iniziato con il rifacimento di due grosse sotto reti: quella di Boccadifalco che ha permesso di ridurre una grossa quantità di perdite e quella di Romagnolo, Settecannoli, Giardini e Bonagia. Tutte zone che erano in precedenza penalizzata. In questi mesi abbiamo messo in campo diverse risorse per fronteggiare la siccità utilizzando fonti e pozzi che sono stati già immessi nel collettore Rosamarina. Sono stati riattivati alcuni pozzi della falda Trabia in particolare, come il pozzo Russo e con una portata di 40 litri al secondo e i pozzi Morello, che danno un forte contributo a quello che è l’approvvigionamento. In totale pensiamo di immettere proprio da qualche giorno altri 150 litri al secondo per approvvigionare tutta l’area metropolitana di Palermo.

Utilizzeremo anche l’acqua del fiume Oreto

Con l’installazione di nuovi sistemi di filtrazione a carboni attivi e l’eliminazione di quelle che possono essere gli inquinanti delle acque reflue immesse nella frazione di Pioppo e di Altofonte potremo utilizzare delle acque del fiume Oreto: una risorsa in più che porterà tra 200 e i 300 litri al secondo. Un ottima risorsa che darà un respiro all’approvvigionamento idrico.

Palermo è in piena emergenza idrica

Tutte le opere che ho appena elencate sono a sostegno a mitigazione di quella che è la vera situazione emergenziale drammatica della crisi idrica che in questi ultimi anni abbiamo avuto nell’isola ma soprattutto a Palermo e in provincia. Dobbiamo sapere che almeno metà delle risorse idriche vengono prelevate dagli invasi. E’ bene fare sapere che la situazione dei quattro invasi che attualmente utilizza l’Amap nel palermitano sono in una situazione di estrema difficoltà. Su una potenzialità di circa 230 milioni di metri cubi abbiamo un volume utile pressoché di 40 milioni di metri cubi. Se non arriveranno piogge abbondanti sarà difficile gestire la situazione dell’approvvigionamento idrico dell’area metropolitana di Palermo.

Il dissalatore utile, ma aumentano le bollette

Il sistema di dissalazione è molto utile, ma con le nuove tecnologie è abbastanza costoso e quindi non facilmente sostenibile visti i costi che dovranno sostenere i nostri utenti. Il rischio se si dovesse utilizzare il sistema di dissalazione sarà un aumento delle bollette per gli utenti. Auspichiamo che i prossimi giorni siano copiosi di acqua in modo da riempire gli invasi soprattutto nella provincia di Palermo e ridurre l’emergenza.

Utilizzo dell’acqua del depuratore

Noi stiamo puntando sull’utilizzo delle acque depurate. Tant’è che abbiamo installato già quattro sistemi di ultra filtrazione in quattro depuratori e che si trovano nell’area occidentale, in particolare Partinico e Balestrate, nell’area centrale anche Acqua dei Corsari, che porteranno alla riutilizzazione delle acque depurate in agricoltura. Tant’è che abbiamo già prodotto la richiesta all’assessorato per l’utilizzazione di quelle acque. Noi depuriamo una quantità enorme di reflui che sono circa 80% di quella immesse nella nostra rete e sono pari a 100 milioni di metri cubi l’anno. Questi 100 milioni di metri cubi che attualmente finiscono nei mari e nei fiumi potranno finire nei campi degli agricoltori. Stiamo lavorando in questi mesi a predisporre delle convenzioni con i Comuni per l’utilizzo di questa acqua in agricoltura. In questi mesi non abbiamo lasciato nulla di intentato.

La video intervista integrale