Dopo l’audizione del Governatore Rosario Crocetta in Commissione Ambiente al Senato, duro atto d’accusa contro presunte mancanze dello Stato nella gestione della stagione antincendio nell’Isola, alla luce  dell’emergenza determinatasi nelle ultime settimane arriva dura la replica del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.  Crocetta “continua a non voler comprendere il contenuto di una norma che esiste da 17 anni” e insiste nel “cercare di coprire inefficienze regionali con fantomatiche mancanze statali”.  “Senza entrare in ogni singolo erroneo elemento riportato – aggiunge Curcio – sono sinceramente stupefatto dalle sue dichiarazioni”.

Il presidente Crocetta, sottolinea il capo della Protezione Civile, “continua a non comprendere” il contenuto della legge 353 del 2000 in materia di incendi boschivi “che esiste da 17 anni”. Innanzitutto il fatto che “sono le Regioni e le Province Autonome ad avere il compito di programmare e attuare le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, che significa ricognizione, sorveglianza, avvistamento, allarme e spegnimento con mezzi da terra e aerei, adottando un piano regionale che
deve essere aggiornato annualmente”.

Curcio dice inoltre di “non riuscire a spiegarsi” come “si  continui a cercare di coprire inefficienze regionali dietro a fantomatiche mancanze statali”: “immagino – afferma – che le convenzioni cui si riferisce il Presidente Crocetta degli anni passati siano scadute da mesi: il decreto legislativo 177 del 2016 è in vigore da tempo per tutti, non solo per la Regione Siciliana, un tempo adeguato per prendere delle decisioni su come attrezzare le strutture regionali, cosa fatta, del resto, da altre Regioni”.

Crocetta, infine, “continua a voler confondere la flotta nazionale con quella regionale”. “Evidentemente – conclude il capo della Protezione Civile – a poco è servita la rettifica fatta dal Dipartimento della Protezione civile alle sue parole lo scorso 6 luglio: lo schieramento dei Canadair (che mai sono stati della Regione) e dei mezzi della flotta di Stato anche su basi siciliane è stata stabilita a inizio della campagna estiva, come ogni anno, e non a seguito di riunioni che, preciso, non sono mai state sollecitate dei vertici della Regione ma sempre promossi a livello centrale”.