Insomma l’emergenza rifiuti a Palermo sembra non trovare una soluzione. Dopo il lo stop al conferimento nelle vasche di Bellolampo ed il necessario trasporto del rifiuto trattato in altri impianti, dopo le polemiche dei giorni scorsi sui dati discordanti tra Arpa e Comune sul quantitativo di spazzatura affastellata in discarica in attesa di trattamento, adesso anche la discarica Oikos di Misterbianco ha chiuso le porte ai rifiuti palermitani. Ben 22 camion sono stati rispediti indietro perchè il rifiuto trattato non sarebbe a norma. Da qui la formale comunicazione di Oikos che da ora in poi non accetterà alcun carico.

I rifiuti, secondo l’Arpa, non sarebbero a norma e la discarica, a pochi metri dal centro abitato, non può più accoglierli. Il Tmb di Bellolampo non funzionerebbe fino in fondo.

Un’enorme ‘grana’ per la Rap che a Oikos spediva 600 tonnellate al giorno. La situazione a Bellolampo è comunque al limite: ci sono 25mila tonnellate di spazzatura affastellate nel piazzale.

“Ho rappresentato la situazione al Comune – dice il presidente di Rap Giuseppe Norata – aspetto di capire cosa fare”.

“I pareri di Arpa non sono omogenei. Il sindaco non ha potuto ancora firmare l’ordinanza perché l’Arpa ha detto sì alla sagomatura delle prime cinque vasche e non della sesta. Non è possibile che per l’Arpa i rifiuti usciti dal Tmb non sono buoni e per il Noe sì. Per queste ragioni ho chiesto e ottenuto un incontro con il direttore generale dell’Arpa Francesco Vazzana, che si terrà lunedì. Non vogliamo privilegi: gli organi di controllo trattino le strutture pubbliche così come i privati”. Parole pronunciate dall’assessore Catania oggi in Consiglio comunale nel corso di una nuova seduta sull’emergenza rifiuti”.

“Ci sono troppe anomalie nel comportamento di alcuni uffici e Agenzie e che si traducono sistematicamente in un rafforzamento della posizione monopolistica dei privati e in ostacoli all’operato della RAP, unica azienda pubblica in Sicilia a possedere una discarica ed un Tmb certificati e in linea con tutti i dettati di legge. Per questo giovedì prossimo, subito dopo l’audizione già fissata in Commissione Antimafia Regionale, chiederò all’on. Stefano Vignaroli e al senatore Nicola Morra di essere ascoltato dalle Commissioni bicamerali da loro presiedute”. Lo dice Leoluca Orlando. “E’ un comportamento difficilmente spiegabile sotto il profilo meramente tecnico – prosegue Orlando – che di fatto vanifica il lavoro della Rap e contrasta con il l’impegno politico del Governo regionale. Guarda caso a beneficiare indirettamente di queste anomalie sono sempre gli stessi padroni del vapore, cioè i gestori dell’immondizia privati che da decenni tengono sotto scacco i siciliani”. “La Rap e l’amministrazione comunale di Palermo – prosegue Orlando – hanno dato per anni sostegno e assistenza a ben 40 comuni della Provincia di Palermo ed oggi questa disponibilità e collaborazione istituzionale rischia di trasformarsi in un grave danno per i palermitani. Anche per questo ancora una volta ho sollecitato e confido che da parte della Regione in ogni sua articolazione venga lo stesso spirito di collaborazione. E’ evidente che oggi è in gioco non solo una partita che riguarda Palermo, ma la capacità che la Sicilia si liberi definitivamente dalla dipendenza e quindi dalle anomalie determinate dallo squilibrio dell’intero sistema a favore dei privati”.

Intanto il Consiglio comunale ha calendarizzato per lunedì la discussione sul regolamento rifiuti finalizzato all’istituzione della figura dell’ispettore ambientale, una figura che andrebbe a potenziare controlli sulla differenziata nelle zone del porta a porta.

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