La zona di via Marchese di Villabianca e di via Vincenzo di Marco a Palermo è invasa dai rifiuti. A denunciarlo è Loredana Novelli, presidente dell’associazione Siciliae Mundi.

“Premetto che ogni qualvolta venga fatta una segnalazione per il mancato ritiro della raccolta differenziata, prontamente il problema viene risolto. Ma da una settimana ci ritroviamo ad accumulare plastica,organico, differenziata. Le segnalazioni sono tante e da qualsiasi parte della città, ma proprio nel mio condominio tra poco sarò costretta a non potere più uscire, il custode, i condomini, le foto, le segnalazioni non hanno più orario.

La zona Marchese di Villabianca/ Vincenzo di Marco è un fiume di sacchetti di ogni colore. Tutto questo malgrado i disservizi, ogni famiglia lo paga a caro prezzo, oltre 400 euro di tassa rifiuti per avere un disservizio suona quasi come un’ennesima beffa. Nei casi che abbiamo documentato i cittadini sono assolutamente esenti da colpe.
Ritengo che non basti più una segnalazione, un’email, una lettera, perché il problema differenziata o ancora il problema RAP esiste e sicuramente non possiamo pagarne noi le conseguenze. Sarebbe doveroso evitare di arrivare a maniere eclatanti che siano Class action o gazebi vari chiedendo solo il 20% della tassa rifiuti.”

Mentre la raccolta dei rifiuti a Palermo procede a singhiozzo e a macchia di leopardo, tiene banco la vicenda del pagamento degli extra costi che la Rap sta sostenendo per il trasporto ed il conferimento nelle discariche catanesi dei rifiuti prodotti a Palermo, a causa della saturazione della VI vasca di Bellolampo e della mancata realizzazione della settima da parte della Regione.

La Rap, che si trova in difficoltà nel fronteggiare i costi extra, sarebbe “in attesa dei fondi promessi dalla Regione e dal Comune di Palermo”, stando a quanto sostiene il segretario generale Dionisio Giordano della Fit Cisl. La Regione dovrebbe versare all’azienda almeno 7,5 milioni di euro.

 

Articoli correlati