Potrebbe essere dietro l’angolo la soluzione per risolvere l’ennesima emergenza rifiuti che vede coinvolta una buona parte della provincia Palermitana. Ma anche no. Le sorti di molti territori, una ventina di comuni che insistono soprattutto nelle fasce dei comprensori del Partinicese e del Carinese, sono collegate alla conferenza di servizi che è stata convocata per lunedì prossimo dal dipartimento regionale dei rifiuti. Faccia a faccia tra sindaci e Rap, società che gestisce la discarica di Bellolampo. Proprio questo sito potrebbe accogliere i rifiuti di questa ventina do comuni ma al momento il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, frena in attesa di capire la situazione.

L’attuale situazione

Il problema essenziale è dovuto al fatto che la discarica della Trapani servizi non accoglie più i rifiuti indifferenziati di questo territorio perché, a sua volta, non può conferire il rifiuto trattato nella discarica di Siculiana a causa di problemi di saturazione. Sembrava che la soluzione potesse essere dietro l’angolo con il conferimento nella discarica di Bellolampo ma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, non avrebbe alcuna intenzione di firmare l’ordinanza e quindi la situazione resta in totale stallo. Ecco perché nei giorni scorsi i sindaci, tra gli altri, di Carini, Terrasini, Cinisi, Altofonte, Trappeto, Belmonte Mezzagno e Capaci hanno deciso di recarsi ancora una volta personalmente alla Presidenza della Regione per chiedere una soluzione immediata in ragione della “grave emergenza sanitaria”.

I tempi

Anzitutto sarà interessante capire dalla conferenza di servizi con quali tempi sarà attivata la vasca di Bellolampo, ancora in attesa di autorizzazione, e i tempi per la soluzione del problema dell’impianto Trapani Servizi, che è collegato alla indisponibilità di una discarica dove conferire i sovvalli, i rifiuti a valle derivati dal trattamento della frazione indifferenziata. “E’ comprensibile – afferma il sindaco di Carini, Giovì Monteleone – che l’assessore regionale Roberto Di Mauro si sia insediato da un giorno ma a noi sindaci rimane il problema dei rifiuti non raccolti da un mese, con i conseguenti problemi di carattere igienico sanitario”.

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