Ancora una notte di incendi di rifiuti e di interventi dei vigili del fuoco a Palermo. In centro e in periferia ci sono cataste di rifiuti non raccolte dalla Rap, l’azienda che si occupa della raccolta della spazzatura. In alcune zone del capoluogo i residenti appiccano il fuoco ai cumuli di immondizia.

Diversi interventi dei vigili del fuoco

La scorsa notte i pompieri sono intervenuti più volte allo Zen dove sono presenti vere e proprie discariche. Più incendi sono stati appiccati in via Rocky Marciano e in via Costante Girardengo.

La riunione contro l’emergenza

Alla luce delle nuove emergenze rifiuti l’assessore regionale all’Energia Daniele Baglieri ha convocato una riunione per trovare una soluzione “all’ennesima crisi estiva dei rifiuti, con incendi annessi, purtroppo come la storia della Sicilia insegna, ci inorridisce ma non ci lascia sbigottiti”, ha dichiarato l’assessore. “Da tempo – aggiunge – abbiamo diffidato tutti i Comuni siciliani ad aumentare la raccolta differenziata, così da diminuire la quantità di rifiuti da smaltire presso le discariche siciliane, che – come ormai noto – a furia di ricevere più del doppio della spazzatura che dovrebbe essere conferita – si avviano verso la chiusura, ovvero sono già esaurite come l’impianto di Lentini”.

Lo spazio c’è nelle discariche

“La volumetria residua disponibile presso le discariche siciliane – prosegue l’esponente del governo Musumeci – è, ad oggi, ancora sufficiente a garantire i fabbisogni del territorio. Tuttavia, ci si è scontrati con una serie di criticità di carattere amministrativo e ambientale, che attengono alla distribuzione dei flussi di rifiuti. Nelle more che le Srr ottemperino alla diffida per portare l’eccedenza dei rifiuti prodotti al recupero energetico fuori dalla regione, lo spazio c’è”. “Le soluzioni – aggiunge Baglieri – sono state individuate dal dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti, con una recente direttiva. Tuttavia, oggi con un decreto dell’assessorato regionale all’Ambiente, su parere della Commissione tecnica scientifica, sono state nuovamente ridotte le quantità conferibili presso un impianto pubblico strategico. A complicare il quadro, l’incendio, sempre avvenuto oggi, dell’altro impianto pubblico di Cozzo Vuturo, nell’Ennese. Il governo regionale è quindi impegnato, con un confronto interdipartimentale, a trovare la più rapida e razionale soluzione, al netto di eventuali condotte che potrebbero configurarsi dolose”.

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