Notte complicata quella trascorsa a Palermo nel vasto quartiere popolare di Borgo Nuovo dove si sono verificati una serie di incendi a discariche di rifiuti che si sono formate per le strade. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco che incessantemente hanno dovuto fare da spola da un capo all’altro di quest’area periferica per rispondere alle chiamate di emergenza lanciate dai residenti. La scia del fuoco è stata vastissima ma anche pesantissima: le esalazioni hanno raggiunto in alcuni casi anche le abitazioni circostanti.

Gli interventi

Per l’esattezza i pompieri hanno risposto alle chiamate di emergenza che sono arrivate dalle vie Bonafede, Cibali e Alia. In tutti i casi ad andare a fuoco cassonetti e anche rifiuti abbandonati per strada. Si è alzata una coltre nera di fumo nell’aria a cui i vigili del fuoco hanno fatto fronte con operazioni di spegnimento anche impegnative. Ancora una volta il rischio è che da questi incendi si è venuta a creare una cappa di fumo altamente inquinante.

Nei giorni scorsi in ginocchio la zona nord

Nei giorni scorsi la stessa situazione si verificò nella zona nord di Palermo, che comprende anche Borgo Nuovo. I roghi si registrarono tra San Lorenzo, lo Zen 2 e Borgo Nuovo. Scenario identico ovunque, con la sola variante della grandezza della discarica stracolma di rifiuti. Il primo incendio ha riguardato un grosso cumulo di spazzatura in via Decollati, non distante dalla missione Speranza e Carità di Biagio Conte. In questa strada vengono abbandonati quintali di spazzatura che in alcune occasioni non vengono raccolte per via di qualche intoppo nel servizio che per problemi di smaltimento gira a vuoto.

Tensioni anche istituzionali

Ad emergere poi nei giorni scorsi che il Comune di Palermo ha fatto causa alla Regione Siciliana chiedendo le spese per extra costi dal 2019 al 2021. Si tratta di somme che ammontano a circa 35 milioni di euro. La circostanza è emersa in consiglio comunale quando l’assemblea ha dato il via libera al Pef Tari. La Rap ha sostenuto costi maggiori per portare i rifiuti a Catania e Lentini dopo la saturazione delle vasche della discarica di Bellolampo a causa della mancata consegna della settima vasca che dipende dalla Regione. La notizia è stata pubblicata dal Giornale di Sicilia e da alcuni siti d’informazione.

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