Da detenuti a attori sul palcoscenico di un teatro. L’emozione del debutto nei nuovi “imprevedibili” abiti, il sogno e il desiderio di riscatto vanno in scena mercoledì 18 ottobre alle 21.00 al Teatro Biondo di Palermo.
Lo spettacolo con la regia di Daniela Mangiacavallo si chiama “EnigmA23” ed è il risultato di un intero anno di formazione teatrale con detenuti ospiti della Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo, portato avanti dall’associazione Baccanica. Dopo aver debuttato all’istituto di detenzione il 10 giugno scorso, davanti a un pubblico di 200 persone, adesso per la prima volta i detenuti usciranno per calcare il palco di un teatro “vero”.

“EnigmA23” è un lavoro sull’onirico, sul cammino dell’uomo rispetto alle proprie scelte e ai propri sogni e sull’imprevidibilità della vita. La drammaturgia originale è di Rosario Palazzolo e Daniela Mangiacavallo. In scena Paolo Bertolino, Antonio Bobone, Maurizio Brunetti, Nicolò Brunetti, Silvio Di Maria, Antonino Di Rosalia, Fabio Gennaro, Carmelo Giannusa, Rosolino Manca, Dionisio Mineo, Andrea Oliveri, Salvatore Parisi, Niko Passafiume, Paolo Pipitone, Valerio Villari e l’attrice Giuditta Jesu.
Nel luogo del sogno tante anime in pena aspettano, confuse vagano senza una meta, cercano di trovare un diverso cammino. Lo spettacolo inizia con un invito a pensare a riflettere su quale strano enigma sia l’uomo! Occorre risolvere un rebus, lavorare d’ingegno, scomporre ogni singolo quadretto del rebus per trovarci un senso compiuto, una ragione a quell’enigma che si chiama vita.

“EnigmA23” è metafora di quanta libertà possa esserci anche dietro le sbarre, è il risultato di un progetto nel quale i detenuti si sono messi in gioco, fino a trasformarsi in una vera compagnia teatrale.
“Il progetto Evasioni – spiega la regista Daniela Mangiacavallo – è stato molto intenso ed emozionante. Giorno dopo giorno il nostro tentativo è stato quello di permettere ai ragazzi di poter evadere attraverso il gioco teatrale, di andare oltre se stessi, di superare se stessi. Sfidando le proprie capacità, il proprio “saper fare” e di poter sciogliere quei limiti mentali e sociali che noi stessi, a volte, alziamo come muri. Molti di loro all’inizio di questo percorso teatrale, davanti a un testo da studiare o a un personaggio da interpretare rispondevano “non ci riuscirò mai” o “non sarò in grado di farlo”. Adesso, dopo un lavoro teatrale così elaborato, sono pronti e carichi di energia per affrontare il pubblico. Il teatro in carcere è una possibilità, una grande opportunità per vedere il mondo con altri occhi”.

Nel luogo del sogno tanti personaggi si alternano. Due cuochi si apprestano a preparare una vita più buona e più bella, due vecchietti in un traffico assordante non riescono mai ad attraversare la strada e tra una scena e l’altra la nostra coscienza genuina si incontra e si scontra con la cattiveria e la prepotenza. Allo spettacolo seguirà una video installazione fotografica di Francesca Lucisano. Scenografie e costumi di Annamaria Salerno, luci e audio di Vincenzo Cannioto e Werther Bottino.

I biglietti al costo di dieci euro sono disponibili al botteghino, oppure on line su http://www.vivaticket.it/ita/event/enigma23/102095

Si ringrazia La Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo, l’U.I.E.P.E. Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna della Sicilia, il Ministero di Giustizia, il Teatro Biondo di Palermo.