Le leggi legate alle professioni del turismo naturalistico in Sicilia hanno creato caos e preoccupazioni e l’ultima non è da meno. Secondo la deputata del Movimento 5 Stelle all’Ars Angela Foti: “la responsabilità è di un governo incapace, nonostante i numerosi assessori succedutisi, impegnato di volta in volta ad assecondare volontà differenti”.

Oggi la confusione è totale. Sono centinaia le Guide ambientali escursionistiche che potrebbero restare senza lavoro, visto che l’assessore Barbagallo ha stravolto completamente la normativa. Il M5S vuole chiarimenti dallo stesso e ne chiede la convocazione direttamente in commissione all’Ars.

“E’ necessario – conclude Foti – rendere coerente la normativa regionale col dettato costituzionale e con la legge nazionale sulle libere professioni. La categoria in questione svolge già da decenni il proprio lavoro sul territorio siciliano e nazionale. Non è possibile pensare di stoppare il comparto e obbligare i lavoratori a seguire l’ennesimo corso, peraltro a pagamento, per conseguire una qualifica, quella della Guida di media montagna, figura di per sé diversa da quella individuata dalla legge nazionale che invece prevede quella di “accompagnatori” e che riguarda competenze limitate rispetto a quelle già in possesso delle Guide ambientali escursionistiche”.

Interviene l’altra deputata M5S del Catanese Gianina Ciancio: “questo è ciò che succede quando si inseriscono norme per il rotto della cuffia in finanziaria, senza alcun confronto con gli operatori del settore e con le commissioni di merito. Avevamo fatto rilevare, in Aula, un metodo sbagliato, ormai regola per questo governo, che vede l’inserimento di norme importanti in leggi omnibus senza alcun approfondimento preventivo. Tutto questo a discapito delle realtà esistenti e creando colpevolmente solo confusione”.