“Nonostante gli sforzi compiuti dall’Ufficio scolastico regionale della Sicilia, in particolare l’aver reso immediatamente disponibili i posti in deroga sul sostegno, non corrisponde al vero quanto dichiarato da Faraone, secondo il quale i docenti siciliani torneranno a casa grazie ai posti in organico di fatto. I numeri in Sicilia dicono altro! Poche briciole rispetto ad un massiccio esodo di colleghi che per anni saranno costretti a rimanere lontani dalle proprie famiglie”. Così Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal replicano al sottosegretario al’Istruzione, Davide Faraone che, commentando la protesta dei docenti siciliani costretti a emigrare al Nord, aveva dichiarato che ci sarebbero stati rientri nell’Isola grazie ai nuovi posti in organico.
“Maria Luisa Altomonte (direttore dell’Usr Sicilia, ndr) ha concordato con l’esigenza di rapidità delle operazioni sollevata dalle organizzazioni sindacali. Infatti, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal hanno ribadito che, in modo particolare per quest’anno scolastico, c’è la necessità di svolgere le operazioni di mobilità annuale solo dopo aver acquisito e messo a disposizione dei docenti, tutti i posti disponibili in organico di fatto, compresi quelli in deroga per il sostegno. È stata evidenziata, sia da parte sindacale che da parte dell’amministrazione, la necessità di dare risposta, almeno con i trasferimenti annuali, alla gran quantità di docenti, ciascuno con la sua storia professionale e familiare, che sono stati immessi in ruolo a seguito della L.107/15 e che, oggi sono costretti a lasciare la Sicilia. Inoltre, per coloro che ritengono di non aver avuto un giusto trasferimento, le organizzazioni sindacali mettono a disposizione presso le proprie sedi l’assistenza e i modelli necessari per procedere ai tentativi di conciliazione in modo da ottenere le rettifiche promesse dal MIUR”.
Al margine dell’incontro è stata illustrata la tabella della distribuzione regionale dei posti in deroga per il sostegno, che prevede: 1044 posti ad Agrigento, 826 a Caltanissetta, 3764 a Catania, 489 a Enna,1605 a Messina, 4370 a Palermo, 590 a Ragusa, 1203 Siracusa e 1384 TP per un totale di 15.275 posti, 674 in più rispetto allo scorso anno, a fronte di un aumento di 1314 alunni diversamente abili. La distribuzione si è basata sulla effettiva rilevazione degli alunni con disabilità grave certificata o attestata da sentenze del TAR, particolarmente presenti in alcune province.
Questo consentirà, in particolare ai docenti di sostegno di tutti gli ordini di scuola, di avere maggiori possibilità di rientro con la mobilità annuale. “Purtroppo – aggiungono i sindacai – ciò non potrà avvenire per i docenti delle altre classi di concorso e pertanto, continuiamo a rivendicare una maggiore dotazione organica per consentire, ad esempio, la costituzione delle classi nei licei musicali e lo sdoppiamento delle classi numerose in un territorio che ha bisogno dei suoi docenti e che non sia penalizzato da esodi forzati dal bisogno o da cattive leggi”.
È stata inoltre comunicata la dotazione organica di adeguamento del personale ATA pari a 403 unità in tutta la Regione, che saranno distribuite alle provincie in base alle richieste delle scuole. FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e Snals Confsal, dopo la richiesta di ritiro della circolare sulla formazione obbligatoria dei collaboratori scolastici, dopo le manifestazioni per l’abrogazione della legge regionale sull’assistenza agli alunni diversamente abili, hanno evidenziato ancora una volta l’insufficente numero dei posti che non può garantire un’adeguata copertura del servizio e, ancor meno, può sostenere compiti così delicati come l’assistenza igienico sanitaria.
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