Un altro bancomat è esploso a Palermo. E’ accaduto intorno alle 3.30 di oggi alla banca di credito cooperativo di Altofonte e Caccamo, che si trova in viale Regione Siciliana 478, in zona Villa Tasca.

Qualcuno con una tecnica già utilizzata diverse volte in recenti colpi, con un ordigno rudimentale hanno distrutto la struttura all’ingresso dell’istituto di credito, ma sono riusciti a portare via 50 mila euro.

Un passante ha segnalato la presenza di tre persone su scooter che successivamente si sono allontanate. Le indagini sono condotte dai carabinieri della stazione di Mezzomonreale.

E’ già successo all’ufficio postale ad Altarello e al bancomat in via Castellana nell’agenzia della Banca Sella. In tutti e tre casi i ladri hanno danneggiato l’erogatore dei soldi ma non sono riusciti a portare via un euro.

Bomba contro banca Sella in via Castellana

Sono tornati in azione e anche questa volta hanno distrutto il bancomat senza riuscire a portare via un euro. Il colpo è stato tentato alla Banca Sella in via Castellana. La scorsa notte un’altra esplosione ha svegliato i residenti.

Un boato sentito nella zona. La macchina che eroga soldi in frantumi, anche stavolta la cassa ha resistito. I ladri si sono dati alla fuga e sono arrivati gli agenti delle volanti e poi quelli della squadra mobile che indagano.

Pare che anche stavolta è stata usata una bombola di gas messa davanti allo sportello dopo che era stata forzata la porta d’ingresso che protegge il bancomat. Sono intervenuti gli agenti della scientifica per acquisire le immagini e cercare impronte e tracce utili per risalire agli autori del colpo.

Tre giorni fa in via Pergusa

A tutti è sembrata l’esplosione di una bomba. Il boato, intorno alle 2 della scorsa notte, ha svegliato i residenti di via Pergusa, ad Altarello, a Palermo, dove ignoti hanno cercato di far saltare in aria il bancomat delle Poste (il Postamat) per rubarne il contenuto. Secondo una prima ricostruzione, due persone sarebbero arrivate a bordo di uno scooter e avrebbero piazzato qualcosa, forse una bombola di gas, davanti allo sportello che si trova sotto i portici, all’altezza di via Gela.

I due si sarebbero poi messi a distanza di sicurezza attendendo l’esplosione dell’ordigno che, secondo i loro calcoli, avrebbe consentito di aprire il bancomat e portare via il denaro. Ma così non è stato. Lo sportello si è distrutto ma, blindato come era, non ha permesso di arrivare ai contanti.

La fuga

I due allora sono fuggiti a mani vuote, facendo perdere le tracce prima dell’intervento delle forze dell’ordine, allertate da chi aveva sentito il forte boato. In pochi minuti sul posto sono arrivate diverse pattuglie di polizia, che hanno avviato le ricerche dei sospettati.

Sono stati effettuati, inoltre, i rilievi con il supporto del personale della Scientifica. Al vaglio adesso vi sono le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della filiale postale e delle altre attività commerciali vicine per cercare di risalire all’identità dei due malviventi.

Una squadra di tecnici, incaricata da Poste Italiane, ha provveduto subito a saldare una grossa piastra in metallo per coprire il buco provocato dall’esplosione che ha distrutto lo sportello. Che ora è presidiato da una guardia giurata per sicurezza. Resta da chiarire se siano stati registrati danni all’interno della filiale postale. Il bancomat al momento ovviamente non è disponibile e lo sarà solo al termine dei lavori di riparazione dello sportello, sventrato dall’esplosione. Indagini ovviamente sono in corso per risalire all’identità dei malviventi.

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