A seguito dei risultati elettorali del Movimento 5 Stelle alle scorse elezioni comunali di Palermo e, in particolare, all’elezione del candidato Giuseppe Miceli, è stato depositato un esposto alla Procura della Repubblica del capoluogo siciliano firmato da un gruppo di iscritti al movimento e di privati cittadini.

L’esposto, depositato lunedì 27 giugno, è “…contro coloro i quali hanno contribuito a vario titolo e con diverse condotte a trarre in inganno l’effettiva volontà dell’elettore… e ad arrecare pregiudizio a tutti gli altri candidati al consiglio comunale”.

Tra i firmatari tre candidati al consiglio comunale

Tra i firmatari della denuncia ci sono anche tre tra i candidati al consiglio comunale di Palermo alle scorse elezioni amministrative: Viviana Lo Monaco, consigliere comunale uscente, Francesco Prestigiacomo e Francesco Mondello.

I firmatari dell’esposto denunciano come con la sua candidatura Giuseppe Miceli, che mai ha partecipato alla campagna elettorale in alcun modo, possa aver tratto vantaggio dall’errore di parte dell’elettorato, che ha scritto il cognome convinto di dare il suo appoggio al candidato sindaco Franco Miceli per poi ritrovarsi ad aver eletto al consiglio comunale un candidato sconosciuto.

Le parole di Viviana Lo Monaco

“Il sospetto di un inganno a danno degli elettori del Movimento 5 Stelle di Palermo, che avrebbe portato un perfetto sconosciuto a rappresentare i cittadini in Consiglio comunale nei prossimi cinque anni, mi ha costretto a rivolgermi alla magistratura per i dovuti approfondimenti”, spiega Viviana Lo Monaco, quarta nella lista del Movimento 5 Stelle alle scorse elezioni comunali per numero di voti e consigliere uscente.

“Dal 2014 appartengo ufficialmente alla comunità pentastellata e ne condivido i valori fondanti di trasparenza, onestà e partecipazione. In questo solco si inserisce questa iniziativa, frutto di una dolorosa riflessione rispetto a una campagna elettorale locale che non ha portato ai risultati sperati, puntando forse più alla collezione di consensi e non abbastanza alla valorizzazione del progetto collettivo, vero tratto distintivo di un modo nuovo di fare politica. Io, come tantissimi candidati, ci ho messo la faccia e il cuore. Dispiace e spaventa il velo di ombra e silenzio che dal 13 giugno ha avvolto il candidato misterioso, il secondo più votato, quasi a proteggerlo dai cattivi pensieri. Sono certa che in tanti, tra attivisti, portavoce ed ex candidati, sperano come noi che sia fatta la necessaria chiarezza”.

Prestigiacomo “Esposto non è contro il Movimento 5 Stelle ma a sua tutela”

“Questo non è un esposto contro il Movimento 5 Stelle – tiene a precisare Francesco Prestigiacomo, avvocato e quinto tra i candidati al consiglio comunale per voti raggiunti – ma è a tutela del movimento stesso, per salvaguardarne i principi e i valori di trasparenza e legalità che il nostro presidente Giuseppe Conte ha sempre messo in primo piano e ricordato a tutti gli iscritti. Il dovere deontologico, inoltre, mi impone di richiamare l’attenzione della magistratura su un fatto che appare poco trasparente e che ha condotto all’elezione di un candidato sconosciuto sia all’elettorato che tra le fila del movimento stesso”.

Mondello “L’intento è salvaguardare i valori del movimento”

Gli fa eco il candidato al consiglio comunale Francesco Mondello: “L’intento non è danneggiare ma salvaguardare i valori del movimento quali l’onestà, la legalità e la trasparenza, ed è per questo che ci affidiamo alla magistratura che permetterà di valutare l’elezione di un candidato di cui nessuno conosceva il volto fino allo scorso 17 giugno”.
I tre candidati hanno anche inviato una segnalazione ai probiviri del Movimento 5 Stelle per richiedere un loro intervento sui fatti inerenti all’esposto, in attesa che la magistratura faccia luce su quanto avvenuto.