Il movimento politico +Europa in assemblea si struttura e mette radici a Palermo. Lo ha sancito ieri, a Palazzo Leone, con lo svolgimento dell’assemblea del gruppo di +Europa città metropolitana di Palermo, alla presenza di Fabrizio Ferrandelli, presidente dell’assemblea nazionale del partito. “Lo abbiamo detto e lo facciamo: non spariamo dopo una competizione elettorale, anzi, con ancora più forza ci siamo, pronti a mettere a fattore comune esperienze, competenze e voglia di fare“ ha dichiarato Ferrandelli. L’assemblea degli iscritti ha nominato i nuovi organismi, eleggendo Giuseppe Valenti coordinatore provinciale, Nino Tuzzolino Presidente, Camilla Cannavó tesoriere.

Costituiti anche i dipartimenti

A questi organismi si affiancano anche il coordinatore cittadino Alessandro Azzimati, la vicepresidente Aurora India e i responsabili dei dipartimenti tematici: Manuela Plaja coadiuvata da Nicola Macaione alla cultura, Mariano Genovese città educativa, Ornella Spata politiche sociali e pari opportunità, Salvatore Scalici partecipate e servizi cimiteriali, Ilenia Rimi benessere animale, Eva Carieri diritti umani, Elia Severino legalità.

Organizzazione sul territorio

“Partecipazione, coinvolgimento del territorio ed organizzazione. Questo è ciò che vogliamo mettere a disposizione di tutti coloro che vorranno esserci. E sono molto contento che tanti sono i giovani che si vogliono impegnare attivamente, segno, questo, che il nostro è un progetto serio e di prospettiva” le parole del neo coordinatore Giuseppe Valenti.

Il patto Repubblicano

Nei giorni scorsi +Europa ha dato vita a livello nazionale ad un fronte Repubblicano insieme al partito Azione, ufficializzato in conferenza stampa dal leader di Azione, Carlo Calenda, la senatrice di +Europa, Emma Bonino, il sottosegretario Benedetto della Vedova e i parlamentari Matteo Richetti, Riccardo Magi ed Enrico Costa. Il patto consiste nel portare avanti i principi dei nuovi rigassificatori, nessun taglio di tasse ricorrendo a deficit aggiuntivo, recupero di produttività attraverso l’innovazione, superare l’opposizione tra ‘porti aperti e ‘porti chiusi, migliorare la competitività del paese, proseguire sulla scia delle riforme della ministra Cartabia per garantire processi più veloci.

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