Ci sono gli eurodeputati uscenti Salvatore Cicu e Giovanni La Via di Forza Italia, due assessori del governo Musumeci, Fabrizio Ferrandelli di +Europa ma non c’è alcun europarlamentare o esponente politico di M5s, Lega e Pd all’incontro organizzato da Confindustria a Palermo.

Si tratta della seconda tappa del roadshow del presidente Vincenzo Boccia nelle circoscrizioni dove si voterà per le europee a maggio. All’incontro, in corso, stanno partecipando 130 imprenditori.

“Sono pochi i giovani al Sud che hanno chiesto il reddito di cittadinanza, il che significa che i giovani ci chiedono lavoro e occupazione e non il reddito di cittadinanza”. ha detto il leader di Confindustria a Palermo.

Boccia si è espresso anche sulla posizione del segretario della Cgil Maurizio Landini: “Sulla patrimoniale siamo un po’ critici, ma è evidente che quello che pone Landini è un aspetto che va usato come termine di confronto. Occorre una riforma fiscale nel Paese che aiuti il mondo del lavoro e le imprese italiane”.

E ancora: “Ci avviamo a una manovra a settembre che sarà rilevante, oltre 23 miliardi di clausole di salvaguardia Iva. Occorre costruire una idea di Paese del futuro – ha aggiunto – passare dal contratto di governo che riguardava 2-3 aspetti (riforma pensioni, reddito di cittadina e flat-tax per alcuni lavoratori autonomi) a un contratto per il lavoro e per lo sviluppo del Paese”.

Boccia ha poi precisato: “Mi sembra molto chiara l’indicazione del presidente Mattarella, ci sono degli organismi indipendenti che devono controllare, e tra l’altro il governo ha nominato uno dei suoi ex ministri alla presidenza della Consob. Quando non si vuole fare niente in Italia si fanno le commissioni d’inchiesta. Cerchiamo di risolvere i problemi del Paese”.

Ma la ricetta per un futuro migliore, quale potrebbe essere? Per Boccia “dovremmo fare come i francesi: più contratti e meno memorandum, mi sembra questa la strada”.

Ai cronisti che gli hanno chiesto se Confindustria sia stata consultata dal governo sulla ‘Via della seta’, Boccia ha detto: “Non ci ha consultati sul memorandum, che è comunque condivisibile e non vincolante. Le rotte della seta vanno usate in modo bidirezionale, visto che noi siamo la seconda manifattura d’Europa e abbiamo tutto l’interesse di avere una industria competitiva per vendere nel mondo”.

Ha poi spiegato: “Il Dl crescita, insieme allo sblocca-cantieri, potrebbe essere determinante se è una operazione massiva e rilevante per il Paese, ci auguriamo che lo sia”.

Boccia è intervenuto anche sulla Brexit: “E’ evidente che il primo aspetto sarà critico per l’Europa – ha detto – ma l’Italia potrà giocare un ruolo determinante perché tutti gli investitori che passeranno dall’Inghilterra per avere degli hub in Europa dovranno intercettare uno dei Paesi Ue: in questo siamo geograficamente l’ideale perché centrali tra Europa e Mediterraneo, però dovremo avere una politica economica per attrarre gli investitori e non per spaventarli”.

“Questa è una questione che stanno vedendo i nostri, mi sembra che stanno cercando di trovare una idea di sistema e di aggregazione all’interno della riforma Pesenti”. Così il leader di Confindustria, Vincenzo Boccia, rispondendo ai cronisti sulle elezioni in Sicindustria dopo l’arresto dell’ex presidente Antonello Montante. “Stanno facendo un buon lavoro – ha aggiunto Boccia – penso possa essere l’occasione per una grande aggregazione perché la Sicilia compatta e unita aiuta anche la rappresentanza degli industriali siciliani nella logica nazionale”.

Infine ha concluso commentando in merito ai dati dell’Istat che indicano un calo del reddito delle famiglie: “Questo è evidente: se il Pil non cresce significa che abbiamo meno ricchezza e a maggior ragione dobbiamo crescere; la crescita diventa una pre-condizione per risolvere i divari nel Paese”.

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