- Ex Cotonificio Siciliano, le proposte per la riqualificazione
- Sopralluogo nell’ex fabbrica di Palermo
- Tra le proposte, polo di protezione civile, mercato, polo culturale
L’associazione Aiace Palermo, insieme ad altre Associazioni, Comitati Cittadini, Rappresentanze d’Imprenditori, Architetti, Storici del territorio, ha finalmente effettuato il sopralluogo all’interno dell’ex Cotonificio Siciliano, in presenza dei rappresentanti dell’assessorato Regionale al bilancio e della Protezione Civile Regionale. Un sopralluogo ricognitivo, che giunge dopo l’atteso provvedimento di dissequestro dell’area, richiesto dall’associazione, allo scopo di capire se la struttura possa prestarsi a sede regionale della Protezione Civile o ad altri percorsi che corrispondano alle esigenze della comunità, nell’ottica di una “rigenerazione urbana”, con progetti produttivi, socio culturali, sensibili alle nuove tecnologie e all’ ambiente.
Rischia la demolizione
L’ex Opificio rischia la demolizione da parte di alcune cooperative per la costruzione di 233 appartamenti. “Non ci fermiamo – dice Eduardo Marchiano, presidente dell’associazione Aiace Palermo -, perchè crediamo che il Cotonificio abbia grosse potenzialità, in un processo di recupero e di riutilizzo, conservandone le sue caratteristiche di “archeologia industriale”, ritenuto di pregio dall’ urbanista Bruno Zevi. Un simbolo degli anni 50, per lo sviluppo industriale in Sicilia, attraverso la lavorazione del cotone con la filatura, nel subito dopo guerra, dove la memoria ci porta a tutte quelle mamme che lavoravano in questo ex Opificio fino agli anni 70″.
La storia del luogo
Questo avviene dopo un lungo percorso iniziato a luglio del 2014, quando questo sito fu sequestrato dalla Procura di Palermo, per pericolo d’inquinamento ambientale, vista la massiccia presenza di “amianto”, utilizzato negli anni 50 per la copertura dei tetti dei Capannoni con le lastre onduline di “cemento amianto”, per una superficie di 5500 metri quadri circa e dismesso completamente in autotutela da una ditta, per conto della Regione, ente proprietario, con relativa bonifica dell’ area a giugno 2016. La proposta mira a far diventare il Cotonificio di sede regionale della Protezione Civile e presidio permanente per il soccorso e l’ antincendio.
Le altre proposte
Un mercato coperto o un luogo dove aziende e imprese possono investire godendo di grosse agevolazioni fiscali.
Altra proposta è, che una volta riqualificati i capannoni, riusare gli spazi con progetti socio culturali e attraverso un museo riprendere la storia del Cotonificio, di ciò che ha rappresentato per questo territorio.
Un luogo dove potere accogliere piccole e medie imprese, attività per lo street-food, laboratori di piccoli artigiani e formazione per riprendere gli antichi mestieri. Un polo di aggregazione e di attrazione multiculturale, dove anche i turisti possono trovare spazio.
L’apertura di via Aiace
“La riqualifica del Cotonificio con l’aiuto della Protezione civile, favorirà l’ apertura a monte della via Aiace, altra opera strategica che darà grande respiro alla zona industriale e al riassetto urbano, alle borgate di Partanna, Mondello e Valdesi, in quanto collegherà la vicina autostrada A-29 Pa-Mazara con Mondello, attraversando il cuore della borgata di Partanna Mondello, devastata dal disagio socio urbano.
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