Hanno manifestato questa mattina con un sit-in davanti all’Assemblea regionale i lavoratori ex Pip, un esercito di  precari da 15 anni in attesa di stabilizzazione. Una delegazione sindacale è stata ricevuta dalla V Commissione lavoro. “Il presidente della commissione ci ha comunicato che tra il 5 e il 7 dicembre sarà attivato un tavolo in sala rossa per affrontare la situazione alla presenza di tutti i deputati – dichiara Laura Di Martino, Filcams Cgil Palermo – La Filcams Cgil ha rivendicato l’assunzione definitiva, a tempo indeterminato, di tutti i lavoratori. Abbiamo anche condannato con forza l’atteggiamento del governo regionale, che aveva dato l’avvio a un tavolo tecnico, che a tutt’oggi risulta bloccato. Questi lavoratori non possono essere strumentalizzati dalla politica a fini elettorali”.

Maria Grazia Guttuso, Rsu della Filcams Cgil, 48 anni, è entrata nei Pip nel ’96, laureata in Lingue. “Sono da supporto nel reparto amministrativo dell’assessorato Territorio e Ambiente. Come me, laureati, ce ne sono tanti altri: da 16 anni lavoriamo in nero e non abbiamo contributi. Li abbiamo avuti solo nel periodo della Social Trinacria. Però paghiamo l’Irpef, da lavoratori dipendenti: contributi non ne abbiamo ma ci chiedono le tasse – dice Maria Grazia Guttuso – Non stiamo maturando contributi a livello pensionistico, non abbiamo un euro, e di fatto svolgiamo lavoro da dipendenti. Su su sei ore lavorative al giorno, trenta ore settimanali, abbiamo diritto solo a 18 giorni di ferie, non abbiamo diritto alla maternità né alla 104. E non abbiamo trattamento di fine rapporto. Guadagniamo alla fine 730 euro in media per 30 ore di lavoro a settimana senza contributi”.

“I lavoratori sono esasperati – dice Marianna Flauto della Uiltucs – dopo 15 anni di attesa la situazione adesso è pesante, se fino ad oggi siamo riusciti a mantenere la protesta civile temiamo che presto possa inasprirsi. Il presidente Greco ci ha garantito che ci convocherà alla presenza dei capigruppo per capire se c’è la volonta politica di stabilizzare il bacino anche perché si avvicina il momento della Finanziaria e bisognerà inserire una norma specifica”.