La Sicilia approda all’Expo 2025 di Osaka con una narrazione potente e contemporanea del suo patrimonio. È ufficialmente iniziata la Settimana della Regione Siciliana al Padiglione Italia: un’occasione unica per mostrare al mondo il volto più autentico e innovativo dell’Isola, attraverso un racconto che intreccia natura, tradizione, cultura e infrastrutture del futuro.

Un biglietto da visita green e accessibile

Per la prima volta la Regione Siciliana presenta in una vetrina mondiale il suo Sistema delle aree naturali protette, un modello virtuoso di tutela ambientale che copre circa il 20% del territorio regionale. Il cuore del progetto è un video esperienziale ideato dal direttore creativo Vicky Gitto, che guida i visitatori attraverso paesaggi mozzafiato, fondali marini 3D, vulcani e biodiversità unica al mondo.

Il tutto arricchito da installazioni immersive e contenuti multisensoriali grazie anche alla collaborazione scientifica di ARPA Sicilia.

L’assessora al Territorio e ambiente, Giusi Savarino, ha sottolineato l’importanza del progetto “Clara”, pensato per rendere il patrimonio naturale siciliano accessibile anche a chi ha problemi di mobilità. “Non ci limitiamo alla conservazione – ha detto – vogliamo rendere queste aree conosciute, fruibili, vive. Portiamo all’Expo un biglietto da visita che parla di ecosostenibilità e futuro”.

Una Sicilia che guarda avanti senza dimenticare le sue radici

Il Padiglione ospita anche un’ampia esposizione dell’artigianato siciliano, curata dal dipartimento delle Attività produttive: manufatti, tradizioni e saperi che coniugano identità e innovazione.

Il dipartimento del Turismo propone un’area dedicata ai pupi siciliani, mentre quello dei Beni culturali celebra le tradizioni del pane rituale, con focus su Salemi e San Biagio Platani.

Un racconto fatto di mani, materia e memoria, che diventa un ponte culturale tra Sicilia e Giappone.

Durante l’inaugurazione, l’assessore alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Aricò, ha presentato i progetti che proiettano la Sicilia in una nuova era di connettività e mobilità sostenibile. Tra questi spiccano:

  • La prima nave made in Sicily, a zero emissioni nei porti, costruita a Palermo da Fincantieri e destinata a collegare Porto Empedocle e Lampedusa;
  • Il progetto del Ponte sullo Stretto, cofinanziato con 1,3 miliardi di euro;
  • Le opere finanziate con il Fondo di sviluppo e coesione 2021/27 per migliorare le connessioni tra isole e terraferma.

“Siamo qui per rappresentare un’Isola che non si ferma – ha dichiarato Aricò – un’Isola che guarda avanti, senza dimenticare da dove viene”.

Il Padiglione Italia si trasforma così in una finestra aperta sul Mediterraneo, offrendo ai visitatori giapponesi (e non solo) l’opportunità di scoprire un territorio che custodisce una biodiversità rara, una cultura millenaria e una capacità progettuale che punta alla sostenibilità e all’inclusività.

In un mondo che cerca nuovi modelli di sviluppo, la Sicilia si propone all’Expo 2025 come esempio concreto di equilibrio tra tutela ambientale, crescita economica e identità.