Che sarebbe stato un gran pasticcio era apparso chiaro sin dall’apertura del cluster Biomediterraneo. Ma la cattiva figura della Regione siciliana ad Expo sembra andare ben oltre quelle foto del padiglione allagato e le polemiche di quei giorni.

Nonostante siano passati sei mesi dalla chiusura di Expo nessuno dei fornitori della missione siciliana è stato pagato. Restano pendenti debiti per circa 1 milione e 800 mila euro e adesso tutti si chiedono che fine abbiano fatto i circa 2 milioni e mezzo di proventi dei biglietti di ingresso all’esposizione che Expo ha versato nella casse della Sicilia.

“E’ una cosa assolutamente incredibile – dice a BlogSicilia Alessandro Anello direttore dell’Agenzia di viaggi che si è occupata dei trasporti aerei – da quel che ci risulta la Regione d Expo ha portato un saldo attivo di circa 700 mila euro ma non ha pagato i fornitori”.

“Avevamo firmato una convenzione che stabiliva il pagamento mensile, a fronte della presentazione dei rendiconti, dei servizi di trasporto aereo per Expo. ad oggi abbiamo pagato tutti i vettori per conto della Regione ma non abbiamo ricevuto un euro. Siamo creditori di oltre 70 mila euro e per una azienda come quella che dirigo si tratta di importanti consistenti”.

Anello è soltanto uno dei fornitori che protestano “Come sempre la Sicilia è riuscita a mettere insieme una serie di cattive figure che ci costeranno, come collettività, più del necessario”.

L’agenzia di Anello è pronta a presentare la sua ingiunzione di pagamento “C’erano tutte le condizioni per pagare regolarmente i fornitori – dice ancora – adesso alle somme fatturate dovranno aggiungere spese legali e interessi maturati”.

Anello, è il caso di dirlo, è in buona compagnia. Perché la figuraccia della Sicilia travalica i confini della Regione. attendono di essere pagati gli alberghi milanesi che hanno ospitato le nostre delegazioni, gli stagisti delle università locali che hanno fatto stage nei nostri padiglioni, i catering lombardi che hanno operato in loco e i fornitori di tutta Italia compresi anche i “Tinturia” che hanno offerto il loro concerto.

Fra le aziende siciliane non c’è solo la Sullivan viaggi di Anello ma anche marchi come Condorelli, Zappalà, Tomarchio bibite e così via.

Il problema del blocco dei pagamenti sarebbe legato ad un parere dell’avvocatura che contesta le modalità attraverso le quali sono stati acquisiti i servizi e stilati contratti e convenzione. Sorprende che un uomo d’esperienza amministrativa come Dario Cartabellotta, dirigente generale, ex assessore con tanti ‘Vinitaly’ e diverse altre manifestazioni nazionali e internazionali alle spalle abbia potuto ‘cadere in fallo” in questo modo, fatto sta che tutto e bloccato.

La sensazione che monta fra i creditori è che su questa vicenda pesi, da un lato uno scontro ‘ideologico’ fra assessori ed assessori, dirigenti generali e commissari e Presidente della Regione, e dall’altro che i soldi siano stati introitati al bilancio della Regione e siano finiti nei mille rivoli della spesa regionale in maniera poco chiara.

Per sbrogliare questa matassa la Regione ha deciso di nominare un nuovo commissario. la palla passa ad un altro dirigente generale, Ignazio Tozzo: “Ho ricevuto il decreto di nomina in queste ore – dice Tozzo a BlogSicilia – e studierò contratti, convenzioni e tutti gli incartamenti per farmi una idea precisa della situazione. Capisco la frustrazione dei fornitori che si sono trasformati in creditori. Spero che insieme, collaborando, potremo trovare una soluzione per sbloccare questi pagamenti nei tempi più rapidi possibili. Naturalmente l’apertura di contenziosi in questo momento allungherebbe i tempi a dismisura. Mi auguro che si possano trovare soluzioni adeguate senza ricorrere ai tribunali”

Articoli correlati