E’ durato tre ore l’interrogatorio di Fabrizio Ferrandelli, il candidato sindaco di Palermo convocato per essere ascoltato dai sostituti procuratori Sergio Demontis e Caterina Malagoli. E’ indagato per voto di scambio politico – mafioso in base alle accuse mossegli dal pentito della mafioa del Borgo Vecchio Giuseppe Tantillo secondo il quale avrebbe pagato 5000 euro per 50 voti, una somma che gli avrebbe consentioto anche di entrare nel mercato del Borgo e nell’intera area controllata dalla famiglia tantillo per fare campagna elettorale nel 2012 in occasione delle amministrative nelle quali era, anche quella volta, candidato sindaco.
E’ stato lo stesso Ferrandelli, la scorsa settimana, a rendere noto di aver ricevuto un avviso di garanzia insieme ad un avviso di comparizione adombrando, in quella occasione, il sospettoc he l’inchiesta sia viziata da interessi indicibili visto che viene alla luce solo 5 anni dopo e in piena campagna eòlettorale. Ma dalla procura avevano fatto notare di non aver mai reso nota l’inchista ne l’avviso di garanzia. Al contrario dopo il comunicato di Ferrandelli sono iniziati a figgure dettagli sulle diochiarazioni del pentito rese solo dopo il 1 settembre 2016.
Accompagnanto dai suoi avvocati, Nino e sal Mormino, Ferrandelli è arrivato poco prima delle 10 e non ha voluto parlare con i giornalisti, limitandosi a rispondere velocemente “Sono sereno” a chi gli domandava con che stato d’animo stesse affrontando le accuse e l’interogatorio.
Poche le indiscrezioni che fuggono sull’interrogatorio. nelle circa tre ore Ferrandelli avrebbe negato di aver commesso qualsiasi reato men che meno il voto di scambio politico mafioso. Ai magistrati ha detto di non aver mai incontrato il pentito che lo accusa Giuseppe Tantillo se non in occasioni pubbliche duranter la campagna elettorale del 2012 insieme ad altri commercianti durante i suoi giri elettorali nel mercato del Borgpo Vecchio.
Altra merce di scambio, secondo il pentito che lo accusa di aver pagato cinquemila euro pe runa cinquantina di voti e per il permesso di fare i suoi giri elettorali nel mercato del Borgo, sarebbe stata l’organizzazione di un concerto in piazza del cantante neomelodico Gianni Vezzosi, tenuto in vista delle amministrative, nell’aprile di cinque anni fa, con i manifesti elettorali di Ferrandelli ma lui esclude a verbale di avere sponsorizzato l’iniziativa.
Ferrandelli ha poi sottolineato ai pm di aver ricevuto, in occasione deòll’altra campagna elettorale di quell’anno, le regionali, meno preferenze di altri big del suo partito.
Tutrte cose dette ai magistrati ma con i giornalisiti ferrandeli continua a non parlare neanche dopo essere uscito da palsazzo di giustizia limitandosi ad annunciare che convocherà una conferenza stampa per raccontare la propria versione dei fatti
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