Mobilitazione di cittadini stamane in via Anwar Sadat a Palermo, dove le forze dell’ordine erano arrivate per eseguire lo sgombero di una abitazione occupata abusivamente da un nucleo familiare in gravissime difficoltà.

Si tratta di una coppia di coniugi con due figli minorenni, uno dei quali, dializzato e malato terminale a soli 15 anni.
Una condizione di disperazione e di emarginazione davvero insopportabile. Ma la famiglia, che non ha mezzi di sussistenza, non ha un altro posto dove andare, se non la strada.

In via Sadat è intervenuto anche il Sunia, il sindacato degli inquilini che stamattina aveva denunciato il disinteresse dell’amministrazione comunale.

Alla fine lo sgombero è stato scongiurato. Ad interessarsi alla vicenda la vicepresidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta.

Fermato sgombero in presenza di un minore malato gravemente. Ma la vera notizia riguarda l’assenza dell’Amministrazione. La questione dell’emergenza abitativa a mio avviso è prioritaria e l’Amministrazione ha l’obbligo di adottare immediatamente tutti gli opportuni provvedimenti per garantire il diritto alla casa, bene fondamentale e necessario per assicurare condizioni di vita dignitose per un sano sviluppo della persona.

Non è pensabile – prosegue Spallitta – che la funzione sociale di tutela dei soggetti disagiati venga svolta dai privati, che subiscono da troppo tempo le occupazioni abusive.
E’ compito dell’Amministrazione dare risposte a quei cittadini indigenti, senza un tetto sulla testa, sopratutto in presenza di minori. Non è accettabile che si verifichino, in una società civile, casi di sgombero (giuridicamente legittimi da parte del proprietario) come quello che era in corso questa mattina in via Anwar Sadat, in presenza di un minore con una gravissima patologia, senza che l’Amministrazione intervenga con una programmazione preliminare e con provvedimenti successivi concreti, tali da assicurare comunque, come nel caso di oggi, un alloggio al minore.

Se oggi il proprietario non avesse concesso un’ulteriore proroga allo sfratto, da me fortemente richiesta in qualità di unica rappresentante delle istituzioni presente al momento dello sgombero insieme al consigliere Angelo Figuccia e al presidente della ottava circoscrizione, l’intero nucleo familiare e il bambino si sarebbero trovati letteralmente per strada, senza che dal Comune fosse stata proposta alcuna alternativa.

Non capisco come possa l’Amministrazione concedere alle associazioni dei locali (ancorché probabilmente inagibili o che comunque necessitano di interventi) presso i Cantieri culturali alla Zisa e con canoni spesso irrisori, senza poi utilizzare lo stesso criterio in relazione al fabbisogno abitativo, non concedendo in autorecupero i tanti appartamenti del suo patrimonio immobiliare da anni inutilmente in vendita e non utilizzati.
Sono ancora pochi gli immobili confiscati alla mafia e consegnati alle famiglie per l’emergenza abitativa. Si deve (e si può) fare meglio sotto questo profilo. Credo infine che il Sindaco possa adottare provvedimenti extra ordinem, anche per ragioni igienico-sanitarie e a tutela della salute dei minori, per i quali credo che dobbiamo tutti mostrare maggiore sensibilità e attenzione”.

Sulla vicenda era intervenuta anche la segreteria del Pd di Palermo “Il Comune si faccia immediatamente carico della situazione e trovi una sistemazione abitativa per la famiglia – aveva detto Stefania Munafò  – non è accettabile che i servizi sociali non siano in grado di dare risposte ad una simile emergenza. Se non è disponibile un immobile da assegnare a questa famiglia si ricorra all’assistenza presso un qualsiasi albergo cittadino fino alla soluzione del problema”

Nel tardo pomeriggio, il Comune di Palermo ha diffuso una nota stampa nella quale rende noto:
“Con riferimento al paventato sgombero di un nucleo familiare che comprende un minore gravemente malato, richiesto da un privato proprietario e programmato per la giornata di oggi dalle Forze dell’Ordine, i Servizi sociali sono stati attivi già da ieri per reperire una collocazione in emergenza per l’intera famiglia presso una struttura convenzionata, qualora lo sgombero fosse stato attuato.

Da parte dell’Assessorato è stato, inoltre, dato incarico ai Servizi sociali di valutare e di intraprendere a favore del nucleo la possibile sostenibilità di un percorso finalizzato all’autonomia abitativa.

La Giunta ha proposto al Consiglio comunale nel mese di dicembre una modifica del Regolamento per gli interventi abitativi, finalizzato proprio a rendere più facile l’assegnazione di alloggi e beni confiscati alle famiglie dove sono presenti persone con gravi disabilità”.

“Speriamo che una modifica in tal senso sia approvata quanto prima – spiegano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessora Agnese Ciulla – perché una volta operativa, questa nuova organizzazione renderà possibile dare risposte più veloci a quelle famiglie che, oltre al carico del disagio socio-economico, hanno quello della presenza di familiari con gravi disabilità, con le conseguenze che ciò comporta in termini di abitabilità e logistica degli spazi abitativi”.

Lo sgombero della famiglia, nel frattempo, è stato rinviato al 15 marzo come fa sapere il presidente dell’VIII circoscrizione, Marco Frasca Polara, che si è recato questa mattina presso l’abitazione occupata.
“Vista l’eccezionalità del caso – dichiara il presidente Marco Frasca Polara – siamo riusciti a ottenere un ulteriore rinvio del provvedimento. Abbiamo inoltre sottoscritto, unitamente con il Vicepresidente del Consiglio Comunale Nadia Spallitta, un documento ufficiale con il quale tutte le parti si sono impegnate a dare una soluzione definitiva entro il prossimo 15 marzo, in modo da garantire le legittime esigenze del proprietario dell’appartamento e, al tempo stesso, tutelare la dignità del malato assicurando adeguate condizioni ambientali per le cure necessarie. Adesso – continua Frasca Polara – ci aspettiamo che ciascuno faccia la propria parte, a cominciare dal Settore Attività Sociali, poco presente in questa drammatica circostanza, e dal Consiglio Comunale, incaricato di votare una modifica al regolamento per gli interventi abitativi, voluto dalla Giunta, che consentirebbe di risolvere casi del genere. Un ringraziamento particolare va rivolto alle Forze dell’Ordine presenti che hanno lavorato con professionalità e sensibilità”.