E’ costato alla collettività ‘solo’ 90mila metri cubi o per essere fare un paragone solo lo 0,09 di un milioni di mc d’acqua con un abbassamento del livello dell’acqua nella diga di soli 2 centimetri. Sono questi i numeri dell’intervento di ‘spurgo’ dei fanghi di fondo della diga Rosamarina. un lavoro di manutenzione ordinaria che la regione aveva annunciato al Comune di Palermo e che aveva fatto esplodere le polemiche con il Comune che valutava intollerabile la scelta di buttar via 3 milioni di metri cubi d’acqua.

Il conteggio di tre milioni di metri cubi d’acqua era stato fatto dal Comune e la vicenda aveva fatto il giro della Sicilia con relativa indignazione. La Regione aveva precisato che si trattava di un lavoro necessario e che la perdita sarebbe stata minima. Lo spurgo ha permesso di ripulire le prese e le condutture dal fango così come il fondo di pescaggio garantendo acqua di migliore qualità ed evitando alcune dispersioni.

Un lavoro necessario e che andava fatto proprioa desso secondo i tecnici regionali, prima della fine del periodo delle pioggie ma dopo giorno piovosi. La città di Palermo, inoltre, non si è accorta di nulla perchè la sospensione dell’erogazione dalla diga Rosamarina è stata compensata con l’aumento del prelievo da altre dighe e invasi.

L’intera operazione è durata tre ore, molto meno delle 48 ore previste nel caso di inconvenienti

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