E’ scontro tra i sindacati e l’Amap sull’ipotesi di riorganizzazione dell’azienda, partecipata del Comune di Palermo e di un’altra trentina di enti locali della provincia nella gestione dei servizi idrici e fognari. L’attacco frontale arriva dalla Cisl che evidenzia come non siano stati riscontrati in questa manovra alcuna valorizzazione del merito e delle professionalità, tantomeno miglioramenti dei servizi ai cittadini e valorizzazione dei lavoratori. Un giudizio impietoso che arriva al termine dell’incontro che si è svolto questa mattina fra i vertici della stessa Amap e i sindacati di categoria.

Tempismo anomalo a ridosso delle elezioni

“Stupisce – afferma con ironia il segretario generale della Femca Cisl Palermo Trapani, Andrea Perrone – il tempismo del presidente dell’Amap, Alessandro Di Martino, che oggi ha riunito le sigle sindacali di categoria per illustrare l’ipotesi di riorganizzazione dell’azienda. Purtroppo neanche possiamo commentare ‘meglio tardi che mai’ perché questo piano, che arriva a ridosso delle imminenti elezioni comunali, è totalmente inadeguato rispetto alle esigenze dei cittadini e alle professionalità dei lavoratori”.

No ai “criteri industriali”

“Da anni chiediamo che l’azienda sia gestita con criteri industriali, slegata dalle logiche della politica – aggiunge Perrone – e da anni restiamo inascoltati sia dalla precedente presidente dell’Amap, oggi assessore comunale, sia dall’attuale amministratore unico che nella pregressa gestione ricopriva il ruolo di vicepresidente. Il criterio gestionale è ancora quello della continuità nelle scelte strategiche, come conferma questa ipotesi riorganizzativa. Non si premiano merito e professionalità, non si migliorano i servizi ai cittadini, né si valorizzano i lavoratori. Si sceglie semmai di operare nel solco del passato”.

Le speranze nel prossimo sindaco

Per la Femca Cisl Palermo Trapani, “l’Amap avrebbe le carte in regola per essere un’azienda sana ed efficiente”. “L’auspicio è che il prossimo sindaco di Palermo, chiunque esso sia – aggiunge Perrone – si accorga delle grandi potenzialità di quest’azienda e cambi direzione di marcia”.

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