L’alta velocità in Italia è così organizzata: 171 sono i collegamenti giornalieri garantiti dai treni “Frecciarossa” che raggiungono la velocità di 300 km/h (nel tratto Bicocca-Catenanuova si prevede una velocità massima commerciale fino a 200 km/h), sono presenti nelle principali città del settentrione e si spingono al sud soltanto fino a Napoli, Salerno, Foggia e Bari. Ci sono, inoltre, 44 collegamenti giornalieri dei treni “Frecciargento” (250 km/h) che si spingono fino in Calabria. Stesso discorso vale con i treni “Frecciabianca” che arrivano fino a Reggio Calabria.

Per la realizzazione del tratto Bicocca-Catenanuova si prevede che ci vorranno 5 anni. Il resto degli interventi sono ancora allo stato di pre-progettazione. Destano quindi preoccupazione i tempi dei lavori siciliani: con i ritmi attuali i siciliani potranno utilizzare per intero la “tav light” non prima del 2050.

Intanto, si ripetono continuamente i disagi per i passeggeri ferroviari: guasti e inconvenienti rendono ancora più disagevoli tutte le tratte della Sicilia a danno dei cittadini, soprattutto i pendolari, che sono letteralmente massacrati, e dei turisti, come risulta dalle numerose segnalazioni pervenute alle nostre sedi e a quelle dei diversi Comitati. In ultimo, in ordine temporale, la denuncia di Federconsumatori Palermo relativamente alla tratta Cefalù-Palermo, dove il treno regionale si è trasformato in un vero “pollaio”, tanto che diversi passeggeri non sono potuti salire.

Da sempre denunciamo uno stato della rete e delle vetture scadente ed arretrato dove non è raro imbattersi in carrozze vetuste, spesso sporche, con porte, toilettes e sistema di riscaldamento/aria condizionata fuori uso.

È evidente l’esigenza di un piano di ammodernamento, bisogna necessariamente migliorare la sicurezza della rete eliminando le tratte a binario unico, implementando le reti elettrificate e installando i migliori dispositivi di sicurezza.

Articoli correlati