Il Fertility Day è oggi. E proprio ieri, l’ennesima bufera si è abbattuta sulla campagna di comunicazione della giornata della fertilità promossa dal ministero della Salute.
Ora a far discutere sui social network è il manifesto sugli ‘Stili di vita corretti per la prevenzione della sterilità e dell’infertilità’ in cui si vedono contrapposti due scenari: da un lato un gruppo di ragazzi belli, biondi e sorridenti, la rappresentazione delle ‘buone abitudini’ da promuovere. Dall’altro alcuni giovani intenti a fumare, fra cui uno di colore, indicati come i cattivi compagni da evitare. La locandina ha scatenato molteplici accuse: le più frequenti sono quelle di ‘razzismo’ e ‘populismo’. Ma molti tweet legati all’hashtag #fertilityday parlano anche di ‘pessima comunicazione’, ‘contenuti fascisti’, ‘orrida campagna’ e ‘secondo errore peggio del primo’.

Anche il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, in un post su Facebook ha detto la sua sull’ultima locandina. “Qualcuno ha deciso di sabotare il ministero della Salute. La contrapposizione tra coppie da spot del dentifricio (a colori) e nero con drogate (virati seppia) – scrive Mentana – per contrapporre gli stili di vita è da tribunale di Norimberga della pubblicità regresso”. E ancora: “Io ho quattro figli, il mio l’ho fatto – afferma in una intervista al Corriere della
Sera -. Per questo dico che la scelta di quelle foto è il più grosso boomerang comunicativo degli ultimi 50 anni. Mi sfugge il nesso tra fertilità e stile di vita. Se vuoi dire che soltanto un bel ragazzo e una bella ragazza sono quelli che finiscono a letto, direi che qualcosa non funziona”, “siamo nel 2016. E si è voluto simboleggiare uno stile di vita positivo usando l’immagine di stranieri belli, ragazzoni sorridenti e ipervitaminici. Il nero, invece racconta un’atmosfera negativa, come in Via col vento…. Questo mi ha fatto scattare la battuta sulla Norimberga della pubblicità regresso“, “impressiona che chi è preposto a controllare queste cose si sia lasciato sfuggire simili bestialità. Almeno poi fossero state foto originali! Le hanno scaricate da un sito di impianti dentali in Gran Bretagna”.

Intanto il ministro Beatrice Lorenzin corre ai ripari dichiarando di aver “già attivato il procedimento disciplinare e quello per la revoca dell’incarico dirigenziale nei confronti del responsabile della direzione generale della Comunicazione istituzionale del suo Dicastero che ha curato la redazione e la diffusione del materiale informativo”, Daniela Rodorigo. A quanto si apprende nella bufera sarebbe finito anche chi ha firmato l’opuscolo. Il ministro ha dato mandato ai propri Uffici di accertare “perché l’immagine visionata e vidimata dal Gabinetto non corrisponda esattamente a quella apparsa sul sito”.