In piazza Parlamento a Palermo si è svolta la cerimonia di celebrazione del 210° anniversario della fondazione dell’arma dei carabinieri. Alla presenza delle più alte cariche civili e militari e del comandante della legione carabinieri “Sicilia” generale di divisione Giuseppe Spina, è stato schierato un battaglione di formazione composto dai comandanti delle stazioni carabinieri e dai numerosi assetti operativi e delle unità specializzate presenti in Sicilia, espressione delle varie organizzazioni di cui si compone l’arma, nonché una rappresentanza della locale associazione nazionale carabinieri.
Festa dei carabinieri a Palermo, generale Giuseppe Spina
Il generale Spina ha illustrato l’attività dell’arma. “Ogni giorno, esprimiamo la nostra azione dagli oltre 400 presidi della Sicilia, che nel corso dell’ultimo anno hanno svolto oltre 280.000 servizi preventivi – ha detto il generale – Nel corso dell’ultimo anno, sotto la direzione della magistratura inquirente distrettuale, i carabinieri della legione “Sicilia” hanno complessivamente condotto 30 operazioni antimafia che hanno portato all’arresto di quasi 300 persone ed al sequestro di beni per 20 milioni di euro. Lo smantellamento della criminalità e della cultura mafiosa costituisce una priorità. Sono fermamente persuaso che nessun risultato arrivi, in tema di sicurezza, se non è frutto di un lavoro di squadra e per costruire una squadra coloro che sono chiamati a farne parte per la responsabilità delle funzioni attribuite devono mettersi in leale e corretta relazione e creare dei legami”.
E nel giorno della giornata mondiale dell’ambiente il generale Spina ha elogiato “la spiccata professionalità dei 7.000 carabinieri forestali che realizzano una prossimità ambientale riconosciuta anche dalla comunità internazionale. L’organizzazione e le competenze dei carabinieri forestali sono davvero un unicum a livello mondiale e contribuiscono ai caschi verdi per l’ambiente dell’Unesco per la protezione di siti riconosciuti patrimonio dell’umanità”.
Festa dell’arma ad Agrigento
Oggi, nel Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento con la prestigiosa cornice del Tempio della Concordia, si è tenuta la tradizionale cerimonia per celebrare il 210° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
Un appuntamento di grande significato che ha visto schierati sul campo una Compagnia di formazione composta da un Plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale, un plotone in uniforme di servizio e un terzo plotone composto da Comandanti di Stazione e Carabinieri delle varie specialità.
Alla cerimonia hanno preso parte le Autorità civili, militari e religiose della provincia, i Gonfaloni della Città di Agrigento e del Libero Consorzio Comunale e i Sindaci dei Comuni agrigentini, insieme a rappresentanze delle Associazioni professionali a carattere sindacale e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
L’Evento, che celebra il 210° Anniversario di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, rappresenta un momento solenne per rinnovare i valori di legalità, giustizia e vicinanza ai cittadini che da sempre contraddistinguono l’Istituzione. Un’occasione per valorizzare l’identità storica dell’Arma e riaffermare l’impegno costante nella tutela della sicurezza e del bene comune.
Fondata il 13 luglio 1814 da Vittorio Emanuele I, l’Arma dei Carabinieri rappresenta un pilastro di coraggio e dedizione, che ha svolto nel corso del tempo un ruolo cruciale per la protezione delle comunità.
Il nome “Carabinieri” deriva dall’Arma, la carabina, che era in dotazione ai militari sin dalla costituzione del Corpo. Questo dettaglio sottolinea l’importanza del ruolo di tutori della legge e della sicurezza.
Nel corso della storia, i Carabinieri hanno dimostrato il loro valore, contribuendo alla difesa del nostro Paese nel primo e secondo conflitto e partecipando alla lotta di Resistenza. Proprio quest’anno si celebra l’80° anniversario della strage dei Martiri di Fiesole, Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, tre carabinieri partigiani, poco più che ventenni che, sottrattisi audacemente alle ricerche del nemico tedesco, avevano appreso che dieci cittadini fiesolani erano stati presi in ostaggio per essere fucilati se essi non si fossero presentati al comando germanico. Pur consapevoli della sorte che li attendeva, non esitarono a consegnarsi ai nazisti per salvare la vita degli ostaggi, andando consapevolmente incontro alla morte per fucilazione.
L’Arma dei Carabinieri è Forza Armata e, pertanto, concorre alla difesa integrata del territorio nazionale, assicura il contributo nazionale anche alle attività promosse dalla comunità internazionale, volte alla ricostituzione e al ripristino dell’operatività dei corpi di polizia nelle aree di crisi. È altresì Forza Militare di polizia a competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza e come tale, è impegnata nello svolgimento di tutte le attività a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, dal controllo del territorio, ai servizi di ordine pubblico, alla tutela degli interessi diffusi della collettività cui sono dedicati Reparti altamente specializzati per la sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari; forestale, ambientale e agroalimentare; lavoro e legislazione sociale; del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale. Il ministro della Difesa nel suo messaggio di saluto ha definito i Carabinieri “Scudo di legalità e sicurezza”.
Questa sera la cerimonia è iniziata con la solennità dell’Inno nazionale, eseguito dagli studenti del Liceo classico e musicale Empedocle, ed è proseguita con la lettura del messaggio istituzionale del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri, nella sua allocuzione, ha sottolineato il legame che unisce l’Arma dei Carabinieri alla comunità Agrigentina, ricordando il sacrificio del Maresciallo Guazzelli, medaglia d’oro al Valore Civile ucciso dalla criminalità mafiosa. La lotta alla criminalità organizzata rimane obiettivo prioritario, cui si affianca l’idea di una sicurezza pluridimensionale, orientata al contrasto della criminalità predatoria, ma anche della violenza di genere, giungendo a includere tutti i settori di intervento specialistico che possono contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini, dalla tutela del lavoro alla salvaguardia dell’ambiente, della salute, del patrimonio paesaggistico e culturale.
Un momento particolarmente toccante è stata la consegna dei riconoscimenti ai Carabinieri che si sono distinti in operazioni di servizio, con l’assegnazione del tradizionale Premio “Targa Appuntato Allotta” alla memoria del Luogotenente Lucio Cafiero, già Comandante della Stazione di Montaperto, recentemente scomparso a causa di un grave male, con il riconoscimento di aver saputo interpretare la figura del “Comandante di Stazione”, quale riferimento di assistenza, dialogo e rassicurazione per i cittadini.
La serata si è conclusa con un’esibizione musicale del Maestro Salvatore Galante, realizzata grazie al Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, che ha regalato al pubblico presente un momento di grande emozione, culminato con l’esecuzione finale dell’Inno di Mameli.
Festa dei carabinieri a Trapani
Oggi celebriamo orgogliosamente con tutti gli Italiani il 210° anniversario dell’Arma dei Carabinieri, che da quel lontano 1814, ha vissuto da protagonista tutti gli eventi più significativi della nostra storia.
L’Arma ha affrontato molte e difficili prove, accompagnando con la propria presenza rassicurante la vita di generazioni di cittadini e del Paese, punteggiandola di episodi piccoli e grandi di spirito di servizio ed umana solidarietà, soprattutto nei momenti di difficoltà. Il legame che unisce l’Arma al Paese è intenso e, oggi come ieri, l’Arma è percepita come la rappresentazione più immediata dello Stato che si prende cura dei propri cittadini.
L’Arma esprime il proprio ruolo sociale, forte del patrimonio di valori che la contraddistinguono e grazie alla diuturna, incessante ed energica azione per l’affermazione della legalità.
In Provincia di Trapani, l’Arma dei Carabinieri è presente con 5 Compagnie (Trapani, Alcamo, Marsala, Mazara del Vallo e Castelvetrano) e 31 Stazioni, presidi di legalità e sicurezza in Comuni anche di ridotte dimensioni, dove il Carabiniere, oltre che custode della legge, è anche simbolo di sostegno, solidarietà e umanità.
L’Arma dei Carabinieri di Trapani, dal 1 giugno 2023 al 31 maggio 2024, ha proceduto per il 75% dei delitti denunciati, perseguendone 9.604, di cui 3.706 scoperti. Sono state complessivamente tratte in arresto 488 persone, mentre sono 3.799 quelle denunciate in stato di libertà.
Delle 488 persone tratte in arresto, 13 sono state quelle coinvolte, a vario titolo, nei delitti di associazione mafiosa, 49 le persone arrestate per spaccio di stupefacenti, 10 per rapina e 32 per furti.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani hanno espletato complessive 21.454 servizi di pattuglia e perlustrazione sul territorio e sono stati chiamati a gestire 27.277 chiamate al numero di emergenza 112.
Particolarmente rilevante sul territorio è stato il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti che, nel periodo in riferimento, ha visto il sequestro di oltre 50 kg di hashish, 2 kg di cocaina e 300 gr. di crack.
Tra le principali attività portate a termine dal 1 giungo 2023 al 31 maggio 2024, si segnalano:
- l’arresto di numerosi presunti favoreggiatori e fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro, a testimonianza delle continue attività di contrasto nei confronti di coloro che ne hanno favorito la latitanza;
- l’operazione Scialandro, che nell’ottobre del 2023 ha consentito di trarre in arresto esponenti di cosa nostra trapanese, amministratori e imprenditori locali ritenuti responsabili di associazione mafiosa, turbativa d’asta e altri gravi reati;
- l’operazione “Poseidonia” che, nel gennaio scorso ha consentito di trarre in arresto 2 persone gravemente indiziati dei reati di truffa aggravata (per conseguimento di erogazioni pubbliche), trasferimento fraudolento di valori, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita), nonché violazioni in materia di subappalto;
- l’operazione “Olegna” che, nell’aprile scorso ha consentito di trarre in arresto 11 persone, indagate a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, corruzione, turbativa d’asta, trasferimento fraudolento di valori, ricettazione e autoriciclaggio. L’attività consentiva di acclarare la convergenza di illeciti interessi di appartenenti alla famiglia mafiosa di Salemi, esponenti di spicco di cosa nostra palermitana e imprenditori locali, consistiti nella attribuzione fittizia di quote di una società di capitali per l’acquisizione di supermercati, nonché in reati di turbativa d’asta e corruzione;
- l’esecuzione di misure patrimoniali per oltre 2 milioni di euro.
Nonostante i numerosi successi raggiunti sul campo, la soddisfazione più grande per i Carabinieri rimane quella di essere al servizio della collettività, quando il cittadino si rivolge all’Arma non solo per esigenze strettamente connesse all’esercizio dei compiti di polizia, ma per un consiglio, per una parola che valga a risolvere una controversia o a prevenirne l’insorgere, talvolta solo per un conforto.
Festa dei carabinieri a Messina
Oggi a Messina, nella splendida cornice di Piazza Duomo, il Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber” e il Comando Provinciale Carabinieri di Messina hanno celebrato il 210° anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
La cerimonia si è svolta alla presenza del Comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber”, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio, quale più alta carica militare e Autorità di Vertice dell’Arma dei Carabinieri, accompagnato dai Comandanti delle Legioni Carabinieri “Sicilia” e “Calabria”, nonché delle più alte cariche istituzionali, civili, militari e religiose delle due regioni.
Alla manifestazione hanno preso parte i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della provincia, nonché dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali, con i rispettivi Labari.
Anche quest’anno, particolare attenzione è stata rivolta ai giovani, attori principali della cultura della legalità e che rappresentano il simbolo del legame e della condivisione dei valori tra l’Arma di oggi e le nuove generazioni. Alla cerimonia sono infatti intervenuti oltre 200 allievi delle scuole Elementari e Medie (degli Istituti Comprensivi rispettivamente “Pascoli – Crispi”, “Cannizzaro – Galatti”, “Mazzini” e “Manzoni”) e degli Istituti Superiori cittadini (“Antonello”, “Caio Duilio” e “Sant’Ignazio”).
L’evento ha avuto inizio con l’ingresso di uno schieramento di militari, composto dalla Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” e da un Battaglione di formazione costituito da alcune delle articolazioni dell’Arma presenti sul territorio del Comando Interregionale “Culqualber”, nelle uniformi tipiche di ciascun reparto, dalla Grande Uniforme Speciale, con la tradizionale lucerna con pennacchio, dei frequentatori della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, alle uniformi del quotidiano servizio d’istituto dei Comandanti di Stazione, sino a quelle operative utilizzate dagli Squadroni Eliportati Cacciatori nelle perlustrazioni dei territori impervi di Calabria e Sicilia.
I Carabinieri schierati hanno quindi reso gli onori alla Bandiera d’Istituto della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria e, dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Comandante Provinciale dell’Arma, Colonnello Marco Carletti, ha tracciato un resoconto dell’attività dei Carabinieri della Provincia negli ultimi dodici mesi.
Ha preso quindi la parola il Comandante Interregionale, il quale, dopo aver ringraziato le Autorità presenti e gli intervenuti alla cerimonia, ha illustrato l’impegno dei Carabinieri in Sicilia e in Calabria, ricordando come ogni sforzo venga esercitato per contrastare la minaccia costituita non solo dalla persistente presenza della criminalità organizzata, ma anche dagli altri fenomeni delittuosi che inficiano fortemente le condizioni di vita e il benessere dei cittadini, dalle frodi informatiche alla violenza di genere, dai reati ambientali a quelli che offendono la salute delle persone e il patrimonio culturale.
Ha poi proseguito evidenziando la basilare importanza del controllo del territorio che, nell’ambito del Comando Interregionale “Culqualber”, viene garantito da 700 Stazioni Carabinieri e dalle centinaia di pattuglie espresse quotidianamente da tutti i Reparti dell’Arma presenti.
L’Alto Ufficiale ha, quindi, concluso ringraziando tutti i Carabinieri di Sicilia e di Calabria per il lavoro svolto e i risultati conseguiti.
A seguire, il Generale Truglio, tra i militari di tutti i reparti dell’Arma che operano in Sicilia e in Calabria e che si sono distinti in servizio, ha premiato, facendo consegnare i relativi attestati ad alcune delle Autorità presenti, con la concessione di un: Encomio Solenne del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, due militari della Stazione di Cinquefrondi (RC); Encomio Solenne del Comandante Interregionale Carabinieri Culqualber, militari dei Comandi Provinciali di Cosenza e Reggio Calabria; Encomio Semplice del Comandante Interregionale Carabinieri Culqualber, militari dei Comandi Provinciali di Palermo, Trapani e Catanzaro; Encomio Semplice del Comandante della Legione “Sicilia”, militari dei Comandi Provinciali di Messina e Catania.
Festa dei carbinieri a Catania
Si è celebrato mercoledì 5 giugno 2024, a livello Nazionale, il 210° annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
Le cerimonie, qui a Catania, hanno avuto inizio nella mattinata, all’interno del Comando Provinciale di Catania, dove il Comandante Provinciale, Colonnello Salvatore Altavilla, alla presenza di una rappresentanza di militari dei vari Reparti, ha deposto una corona d’alloro, rendendo gli onori, alla stele del Carabiniere Vincenzo Giustino, Medaglia d’Argento al Valor Militare a cui è intitolata proprio la caserma di Piazza Verga.
A seguire, nel pomeriggio, le celebrazioni si sono svolte nella splendida cornice dei giardini di Villa “Vincenzo Bellini”, gremita di cittadini e turisti, ove si è tenuta una cerimonia militare che ha visto protagonisti i Carabinieri, inquadrati in un Reparto di formazione rappresentativo dell’Arma territoriale e di tutte le singole specialità presenti nella provincia etnea: il “12° Elinucleo” Carabinieri di Catania – Fontanarossa, lo Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”, la Squadra “Artificieri Antisabotaggio”, il “Nucleo Cinofili”, le “Aliquote di Primo Intervento”, gli “Sciatori Rocciatori” ed i Carabinieri Forestali.
Presenti, inoltre, i gonfaloni del Comune, della Città Metropolitana di Catania e il labaro dell’Istituto “Nastro Azzurro”, nonché rappresentanti delle “Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari” e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
La cerimonia è iniziata, quindi, con gli Onori resi al Colonnello Altavilla che ha passato in rassegna lo schieramento.
Primo momento di solennità è stato rappresentato dalla lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nonché dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C. A. Teo Luzi.
Successivamente, il Comandante Provinciale dell’Arma ha preso la parola e, dopo aver salutato e ringraziato per la presenza le autorità civili, giudiziarie, militari e religiose, ha illustrato brevemente l’attività dell’Arma catanese, dando risalto allo stretto rapporto con la cittadinanza, in linea con le radici dell’Arma e con la propria identità, storicamente ancorata allo status militare.
Il Colonnello Altavilla, ha immediatamente richiamato l’espressione “Carabinieri patrimonio della comunità” con cui, qualche anno fa, è stata definita l’essenza dell’Istituzione, fatta di costante presenza sul territorio, stretto legame con la popolazione e, quindi, appartenenza ad un contesto sociale. Presenza concreta, grazie alle 61 Stazioni Carabinieri che, in 53 dei 58 Comuni della provincia, sono il punto di riferimento esclusivo quale Forza di Polizia a competenza generale.
Il Comandante ha proseguito poi esaltando il generoso impegno che ogni Carabiniere spende quotidianamente nello svolgimento dei propri compiti, con l’irrinunciabile caratteristica della “militarità” che, richiamando le parole del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, si traduce in disciplina, quale “condizione imprescindibile che non comporta rinuncia ai diritti ma li realizza attraverso la pratica dei doveri” al servizio degli altri, a volte anche al prezzo dell’estremo sacrificio, come nel caso dei “Martiri di Fiesole” insigniti di Medaglia d’Oro al Valore Militare, del cui sacrificio quest’anno ricorre l’80° Anniversario: tre giovani Carabinieri, poco più che ventenni, che, durante la guerra di liberazione, si consegnarono e furono fucilati dalle truppe tedesche per salvare dieci ostaggi civili.
Accenno è stato altresì fatto ai risultati conseguiti in città e provincia. Diffusa capillarmente con 9 Compagnie, 2 Tenenze e 61 Stazioni e supportata dall’operato dei comparti di specialità, coerentemente agli indirizzi strategici della Prefettura, l’Arma assicura tutte le attività, preventive e repressive, a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica per garantire l’ordinata convivenza civile.
48.000 servizi esterni, 97.000 veicoli controllati, 160.000 persone identificate e 1.232 arrestate, di cui 354 per reati connessi agli stupefacenti e 190 in attività di contrasto alla criminalità organizzata, nonché 5.900 denunciate a piede libero. Questi sono i numeri che costituiscono la misura di una costante presenza sul territorio, che ha visto i Carabinieri di Catania procedere per il 77% dei reati consumati in città ed in provincia nell’ultimo anno.
Nel medesimo periodo, sono stati 70 gli individui tratti in arresto in flagranza e 750 quelli denunciati a piede libero, oltre a 270 destinatari di altre misure restrittive per i reati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.
Nel contrasto alla violenza di genere, l’Arma opera con una “Rete nazionale di monitoraggio”, strutturata su Ufficiali di Polizia Giudiziaria, appositamente addestrati presso l’Istituto di Tecniche Investigative di Velletri, con l’obiettivo di sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia e supportare i Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini, anche attraverso il raccordo con la Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche per un compiuto apprezzamento dei casi.
Non solo contrasto ai reati ma anche vicinanza al cittadino, al fine di rendere più solido il vincolo che lega l’Istituzione alla popolazione che è chiamata a servire.
In questo contesto, l’Arma di Catania ha organizzato una serie di iniziative volte alla diffusione della “Cultura della Legalità”, soprattutto tra i più giovani. Un investimento per il futuro realizzato attraverso numerose attività didattiche e incontri con gli studenti delle scuole della provincia di ogni ordine e grado, durante i quali i Carabinieri sono saliti in cattedra per fornire consigli su tematiche d’attualità connesse alla sicurezza dei giovani, nonché illustrare i peculiari aspetti della propria organizzazione. Nell’occasione, il Comandante Provinciale ha rivoto ai giovani una raccomandazione “col cuore di padre e lo slancio del Carabiniere: guardate al futuro sognando e alla bisogna azzardando, ma sempre nel rispetto delle leggi; fatelo confidando sulle vostre energie, lanciate il cuore oltre l’ostacolo, rifuggendo dalla meschinità e dall’inganno delle droghe; ricordatevi che si viene al mondo 2 volte, quando si nasce e quando si decide il posto da occupare nel mondo!”
Dopo il discorso del Comandante Provinciale, di fronte ai numerosi familiari visibilmente emozionati, si è proceduto alla consegna delle ricompense ai Carabinieri distintisi per gli atti di valore e l’impegno professionale profusi in servizio. Sono stati quindi premiati con:
- un encomio del Comandante Generale dell’Arma
il Mar. Ca. Antonio Gueli, addetto alla Stazione di Calatabiano, per aver tratto in salvo un uomo in stato di incoscienza da un appartamento interessato dalle fiamme;
- encomio del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia
il Magg. Angelo Mitrione, Mar. Capo Angelo Labocetta, Mar. Ord. Francecso Furiati e App. Sc Q.S. Marcello Manzi Trovato, comandante e addetti alla Compagnia di Catania Piazza Dante, per lo svolgimento di un’indagine che ha portato alla disarticolazione di un gruppo criminale dedito alle estorsioni ad un locale notturno catanese, aggravate dal metodo mafioso;
- encomio del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia
il Lgt. Nunzio Ferrarotto, Mar.Ca. Nando Cunsolo, Mar. Ord. Roberto Palazzo, App. Sc. Q.S. Marco Giovanni Trovato e App. Sc. Luciano Rizzio; Car. Marco Rizzi, comandante e addetti alla Stazione di San Giovanni La Punta (CT), per la conduzione di una indagine che ha portato all’arresto di un gruppo di criminali dedito alle rapine, modifiche e detenzioni di armi;
- encomio del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia
il Lgt. Nicola Giampiccolo, Mar. Ca. Salvatore Maugeri, addetti alla Tenenza di Misterbianco (CT), per aver fornito determinante contributo ad un’indagine nei confronti di un gruppo criminale, contiguo a famiglie mafiose, dedito alla commissione di estorsioni e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti;
- encomio del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia
la Stazione Carabinieri di Sant’Agata Li Battiati, per aver svolto una indagine nei confronti di un gruppo criminale dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Il prestigioso riconoscimento per i militari “vittime del dovere”, intitolato alla memoria del defunto Generale di Brigata Francesco Friscia, Medaglia d’Argento al Valor Militare, è stato invece quest’anno concesso all’App. Sc. Giuseppe Librizzi, addetto alla Stazione di Santa Maria di Licodia, rimasto gravemente ferito, nello scorso ottobre a Belpasso, mentre prestava ausilio a colleghi impegnati nei rilievi di un incidente stradale.
La manifestazione, che è stata arricchita dalla presenza di numerosissimi cittadini presenti alla Villa, è terminata con gli onori finali al Comandante Provinciale.
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