Una conferenza stampa ma più che altro una festa quella che stamattina si è svolta in un’affollatissima sala della Lapidi per raccontare che Palermo sarà Capitale della Cultura 2018.
A quasi 24 ore dall’annuncio al Mibact ecco che il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano aprofittano dell’eco suscitata dalla notizia per fare un bilancio, tutto in positivo, dell’azione amministrativa intrapresa.
Alla ‘festa’ non mancano nessuno: dal rettore Fabrizio Micari, ai sovrintendenti Francesco Giambrone e Giorgio Pace, gli artisti Salvo Piparo e Gianni Nanfa, il presidente di Gesap Fabio Giambrone, il presidente del consiglio Toto’ Orlando, la giunta, consiglieri comunali e futuri candidati.
“Da tre anni le abbiamo azzeccate tutte: il patrimonio Unesco, la capitale dei giovani, quella della cultura, Manifesta – si fa forte Orlando – . Questi singoli eventi sarebbero bastati da soli per almeno dieci anni e invece ora si sommano. Il 2018 sara’ anche l’anno europeo dei beni culturali e Palermo sara’ il volto dell’Italia”.
Il primo cittadino, in corsa per un nuovo mandato alle prossime amministrative dice, non mandandole a dire a chi ha provato in queste ore di entusiasmo a sminuire il risultato ottenuto. “Non siamo l’ombelico del mondo – ha continuato Orlando – ma dobbiamo essere orgogliosi”.
Orlando passa poi ai fatti a cosa nel concreto questo significherà per la città.
Dal milione stanziato dal Ministero che servirà al Comune per pagare a studenti e artisti soggiorni all’estero e scambi culturali, portando avanti un proficuo dialogo di arricchimento
Assessore e sindaco parlano anche 5,4 milioni di risorse per la cultura: dai fondi per Massimo e Biondo al Festino di Santa Rosalia, dai progetti di Natale ai fondi della città metropolitana e di altre istituzioni culturali.
“Metteremo altre risorse – assicura Cusumano – arriveremo a 8,5 milioni più i privati”.
Fuori dal computo i 3,5 milioni pubblici stanziati e 1,5 che dovrebbero giungere da sponsor privati reperiti dalla Fondazione per Manifesta12. Quasi 14 milioni, se si considerano anche i 300 mila euro di un bando del ministero per attività culturali.
Risorse che serviranno anche per interventi sulla città prevista la riapertura della chiesa alla Magione e faro puntato sui Cantieri culturali della Zisa:
“Abbiamo assegnato tutti i capannoni, per la fine del 2017 le associazioni potranno operare”, assicura Cusumano.
Novità anche per gli spazi culturali, non più un bando ma piuttosto una soluzione mista che sappia tener da conto le realtà presenti negli spazi, come accade al Montevergini. Previsti investimenti per la riqualificazione dei teatri: 16 milioni per il Massimo tre per il Politeama.
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