• Festino 2021 tra i rifiuti a Palermo
  • La Lega: “Vergogna in via Maqueda, enorme cumulo di spazzatura che accoglie i turisti”
  • E’ stato un Festino triste e mesto

“A prescindere dalle restrizioni Covid che anche quest’anno impediscono di organizzare le consuete manifestazioni storiche e la processione religiosa della Santuzza, quello che resterà in mente ai palermitani, devoti e non, e ai turisti in questi giorni a Palermo è la spazzatura”. A dichiararlo sono Igor Gelarda, capogruppo della Lega e Maria Pitarresi consigliera di prima circoscrizione.

In via Maqueda un cumulo enorme di rifiuti

Proseguono Gelarda e Pitarresi: “Ieri sera faceva bella mostra di sé una specie di secondo carro di Santa Rosalia, a poche centinaia di metri dai Quattro Canti, un cumulo enorme di rifiuti alto due metri all’angolo tra via Napoli e via Maqueda. Ma è così ovunque, nel centro e nelle periferie: la città è invasa da rifiuti, con contenitori stracolmi divenuti una “attrazione” per ratti e scarafaggi. E tra l’altro gira sui social un video di una vera e propria invasione di ratti nel quartiere di Santa Rosalia”.

“Un oltraggio ai palermitani e alla Santuzza”

Concludono i due esponenti della Lega: “Oltre che per le mille bare a deposito, Orlando verrà ricordato anche per questo ultimo oltraggio ai palermitani e alla Santuzza: un Festino tra i rifiuti.
Per fortuna, dei palermitani e di Santa Rosalia, questo è l’ultimo anno che siamo costretti a subire”.

Festino 2021 triste e mesto

Le sedie vuote alle spalle del sindaco e un clima mesto, non la solita gioia sopra le righe e un po’ coatta della notte del 14 luglio. Va in archivio un altro Festino che sarà ricordato fra i più tristi di sempre. Senza processione, con le bancarelle e con fuochi d’artificio che non si sono notati.

Viva Palermo e Santa Rosalia

A sancire la tristezza del Festino 2021 c’è l’urlo del sindaco pronunciato non sul carro ma sul sagrato della cattedrale. Tre volte come da tradizione ma in un clima quasi silenzioso e poi ripetuto dallo stesso sindaco che invita i pochi presenti a ripetere il rito “Viva Palermo e Santa Rosalia”.

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