“La nostra patrona sarà ancora più vicina a Palermo”. Così aveva detto l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice nel corso della presentazione del 397° Festino di Santa Rosalia, al salone Filangeri del Palazzo Arcivescovile.

E oggi a bordo di un elicottero dell’esercito l’arcivescovo ha sorvolato la città con la reliquia della Santuzza e ha benedetto i palermitani. Con lui il sindaco Leoluca Orlando ed il generale dell’Esercito in Sicilia Maurizio Angelo Scardino è partito da Boccadifalco e ha sorvolato il cielo del capoluogo con un elicottero messo a disposizione dall’Esercito. All’interno del velivolo, sulle ginocchia dell’arcivescovo, la reliquia argentea raffigurante Santa Rosalia ha benedetto dall’alto i palermitani.

In via Maqueda un cumulo enorme di rifiuti

A prescindere dalle restrizioni Covid che anche quest’anno impediscono di organizzare le consuete manifestazioni storiche e la processione religiosa della Santuzza, quello che resterà in mente ai palermitani, devoti e non, e ai turisti in questi giorni a Palermo è la spazzatura”. A dichiararlo sono Igor Gelarda, capogruppo della Lega e Maria Pitarresi consigliera di prima circoscrizione.

Proseguono Gelarda e Pitarresi: “Ieri sera faceva bella mostra di sé una specie di secondo carro di Santa Rosalia, a poche centinaia di metri dai Quattro Canti, un cumulo enorme di rifiuti alto due metri all’angolo tra via Napoli e via Maqueda. Ma è così ovunque, nel centro e nelle periferie: la città è invasa da rifiuti, con contenitori stracolmi divenuti una “attrazione” per ratti e scarafaggi. E tra l’altro gira sui social un video di una vera e propria invasione di ratti nel quartiere di Santa Rosalia”.

“Un oltraggio ai palermitani e alla Santuzza”

Concludono i due esponenti della Lega: “Oltre che per le mille bare a deposito, Orlando verrà ricordato anche per questo ultimo oltraggio ai palermitani e alla Santuzza: un Festino tra i rifiuti.
Per fortuna, dei palermitani e di Santa Rosalia, questo è l’ultimo anno che siamo costretti a subire”.

Festino 2021 triste e mesto

Le sedie vuote alle spalle del sindaco e un clima mesto, non la solita gioia sopra le righe e un po’ coatta della notte del 14 luglio. Va in archivio un altro Festino che sarà ricordato fra i più tristi di sempre. Senza processione, con le bancarelle e con fuochi d’artificio che non si sono notati.

Viva Palermo e Santa Rosalia

A sancire la tristezza del Festino 2021 c’è l’urlo del sindaco pronunciato non sul carro ma sul sagrato della cattedrale. Tre volte come da tradizione ma in un clima quasi silenzioso e poi ripetuto dallo stesso sindaco che invita i pochi presenti a ripetere il rito “Viva Palermo e Santa Rosalia”.

Articoli correlati