La Polizia di Stato ha risolto, in breve tempo, il caso di una misteriosa rapina denunciata dal titolare di un supermercato,  vittima di una presunta aggressione in strada ad opera di ignoti in circostanze confuse e contraddittorie. La rapina avrebbe fruttato ai malviventi un cospicuo bottino prossimo ai quindicimila euro che la presunta vittima portava addosso, quale incasso della sua attività commerciale.

Ma secondo gli inquirenti quella aggressione non è mai avvenuta. A far luce sulla presunta rapina, in realtà una maldestra simulazione di reato, sono stati i poliziotti della sezione “Investigativa” del Commissariato di P.S. “Porta Nuova”. L’uomo, presentandosi in Commissariato, aveva riferito della rapina avvenuta in un preciso luogo “osservabile” dalle telecamere di numerosi esercizi commerciali della zona.

Ad insospettire gli agenti sulla veridicità del racconto alcuni elementi e considerazioni: la data della denuncia innanzitutto, non immediata o rivolta al “113” ma differita di qualche giorno rispetto alla “effettiva” consumazione del reato, elemento questo che non fornisce certezze o prova ma quantomeno strano; alcune contraddizioni su circostanze di luogo e di tempo elencate dalla vittima e, soprattutto, la visione dei filmati registrati, nell’ora e sul luogo della rapina, dalle telecamere che non hanno evidenziato alcun reato.

Messo alle strette e consapevole di non potere reggere ancora a lungo la messinscena, l’uomo è crollalo dinanzi ai poliziotti ed ha ammesso di avere totalmente inventato la storia per beneficiare di una iniezione di liquidità che il risarcimento assicurativo avrebbe rappresentato per il bilancio della sua attività commerciale. Alla luce di quanto accertato è stato, quindi, denunciato per il reato di simulazione di reato.