L’intimidazione non era fasulla, assolto ex sindaco del Palermitano. Si conclude il primo grado di una vicenda contorta che aveva visto finire sotto processo l’ex primo cittadino di Polizzi Generosa. L’amministratore denunciò il ritrovamento di una testa di cinghiale davanti la sua abitazione. I carabinieri indagarono e sostennero che la realtà sarebbe stata alterata. In pratica si sarebbe simulata, secondo loro, un’intimidazione. A distanza di 6 anni dall’avvio del processo il tribunale proscioglie l’imputato. L’avvocato difensore soddisfatto, convinto che sin dall’inizio la situazione appariva lampante.

Il rinvio a giudizio nel febbraio del 2017

Il giudice monocratico del tribunale di Termini Imerese, Daniela Mauceri, ha assolto l’ex sindaco di Polizzi Generosa Giuseppe Lo Verde dall’accusa di simulazione di reato per quell’intimidazione. La Procura di Palermo mise sotto indagine l’ex primo cittadino, difeso dall’avvocato Giovanni Pagano, quando denunciò di aver trovato una testa di cinghiale davanti l’abitazione. Proprio su questa vicenda ruota il rinvio a giudizio avvenuto l’8 febbraio del 2017.

Il ritrovamento in contrada Cucca Biscazzi

Il fatto era stato interpretato come un’intimidazione con tanto di solidarietà da parte di tutti i sindaci del comprensorio. Secondo i carabinieri, che hanno condotto le indagini, le cose sarebbero andate diversamente. Lo Verde avrebbe ritrovato dinanzi il cancello della propria abitazione di campagna in contrada Cuca Biscazzi una testa di cinghiale scuoiato della pelle. Ma i carabinieri avrebbero smontato la ricostruzione.

L’avvocato: “Tutto chiaro sin dall’inizio”

La circostanza denunciata, secondo gli investigatori, non corrispondeva al vero: “In quanto i resti del suino si trovavano sin dalla mattinata della stessa giornata a 30 metri di distanza dal cancello lungo il ciglio della strada comunale denominata Piscazzi”. Per il legale è stato dimostrato quanto era chiaro sin dall’inizio. L’ex sindaco, sostiene l’avvocato, non è un politico che aveva bisogno di ostentare con atteggiamenti plateali la sua lotta alla mafia.

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