L’ordinanza ‘salva cavalli’, sottoscritta dal sindaco Roberto Lagalla ed entrata in vigore il 18 luglio scorso, continua a non convincere. Fattispecie, quelle previste dalla normativa, troppo specifiche e che raramente possono sviluppare la propria efficacia. Un fatto a cui si unisce l’inefficacia del ‘deterrente’, con sanzioni in caso di violazione irrisorie rispetto alla finalità perseguita. Situazione che continua a far infuriare le associazioni animaliste che, domani, mercoledì 17 agosto alle 12, effettueranno un sit-in in piazza Verdi distribuendo dei volanti informativi relativi alle condizioni in cui si trovano a lavorare gli equini.
“Chiediamo a tutti i cittadini di aiutarci a liberarli da questa inutile tortura e di unirsi alla richiesta per l’abolizione delle carrozzelle – sottolineano gli attivisti -. I vetturini potranno modificare la loro attività sostituendo ai cavalli altri mezzi elettrici e più attuali. Atto con il quale potranno dimostrare di essere al passo con i tempi e di voler far parte di una società più evoluta e civile”.
La protesta degli animalisti
Una protesta, quella degli animalisti, introdotta da un comunicato congiunta nel quale gli attivisti sottolineano le condizioni in cui si trovano a lavorare gli animali. “Malgrado l’ordinanza di tutela animale, i suddetti vengono costretti a lavorare o a stazionare in attesa di turisti senza alcun riparo e ad ogni temperatura. Come riportano le cronache cittadine, sempre più frequentemente i cavalli hanno malori e si ribellano per il caldo, imbizzarrendosi e rovesciando la carrozzella, come recentemente accaduto in Corso Vittorio Emanuele”.
Stop alle carrozze che, secondo quanto previsto dall’ordinanza sindacale, si potrà imporre soltanto “in caso di allerta meteo rossa“, quando “la circolazione di vetture pubbliche a trazione animale sarà vietata dalle ore 12.30 alle ore 16. Inoltre, lo stop sarà in vigore dalle ore 13 alle ore 15.30 nei giorni in cui sarà rilevata una temperatura dai 37 gradi in su”. Una fattispecie che, da un punto di vista operativo, alza il limite di due gradi rispetto all’ordinanza emessa lo scorso anno dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“Pratica barbara e che comporta sofferenze per gli animali”
Una modifica che sviluppa i suoi effetti durante queste giornate di caldo afoso ed umido, con temperature percepite decisamente elevate. “I cavalli sono costretti a trainare le carrozze per molte ore al giorno, qualsiasi siano le condizioni meteo. Le carrozzelle a Firenze, le botticelle a Roma e le carrozze a Palermo vengono utilizzate per il divertimento di turisti. Soggetti poco accorti che non si domandano cosa si nasconda dietro questa pratica. Un divertimento anacronistico che comporta enorme sofferenza per i cavalli, costretti a portare un carico che supera gli 800 chili, sotto il sole cocente in estate ed esposti alla pioggia e al freddo in inverno, in mezzo al traffico e ai rumori assordanti che li spaventano”.
“Spesso svengono per la stanchezza o si feriscono perché i loro zoccoli non sono fatti per calpestare l’asfalto cittadino – sottolineano gli attivisti -. I cavalli camminano anche quando sono visibilmente sfiancati dalla fatica, spesso costretti a indossare il morso. Strumento che provoca loro dolore alla bocca e che li rende a forza remissivi e sottomessi. I cavalli sono animali sensibili e intelligenti e continuano a essere sfruttati solo per una tradizione che, come tutte quelle che infliggono inutile sofferenza a degli individui senzienti, dovrebbe essere abolita.
Sanzioni irrisorie
Un’ordinanza che ha evidenziato raramente i suoi effetti. Quello che colpisce dell’atto emesso dal sindaco, oltre alla specificità delle fattispecie previste, sono le sanzioni previste dalla normativa. L’ordinanza 94/05 del 13 luglio 2022 richiama infatti un decreto statale. “Per le violazioni alle disposizioni previste nella presente ordinanza, salvo che il fatto costituisca reato, si applicheranno le sanzioni amministrative ai sensi dell’art.7 bis del d.lgs. 267/2000“.
Andando a leggere il dispositivo dell’articolo in questione però, ci si accorge che le sanzioni in questioni sono paragonabili ad una multa per violazione del codice della strada. “Salvo diversa disposizione di legge, per le violazioni delle disposizioni dei regolamenti comunali e provinciali si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro“. Questo è, di fatto, il deterrente principale dell’ordinanza emessa dal sindaco un paio di settimane fà.
Votato OdG alla Camera
Intanto, sul fronte dei vetturini, si è mosso qualcosa anche a Roma. All’interno del decreto Infrastrutture e dei Trasporti è stato approvato un ordine del giorno, a firma di Patrizia Prestipino, deputata del Partito Democratico, che vieta l’utilizzo di animali per i mezzi di trasporto su tutto il territorio nazionale, le cosiddette botticelle.
Il testo impegna il Governo “a vietare l’utilizzo di animali per la trazione di veicoli e di mezzi di ogni specie adibiti al servizio di piazza e per i servizi pubblici non di linea finalizzati ai trasporti di persone a fini turistici e ludici, nell’intero territorio nazionale”. Di conseguenza, l’esecutivo è impegnato “a prevedere sanzioni amministrative e confisca del mezzo e dell’animale in caso di trasporto non autorizzato”.
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