Niente giunta neanche oggi a Palermo ma soprattutto crescono le tensioni e adesso il capoluogo siciliano rischia di spaccare seriamente il centrodestra in vista delle regionali e delle politiche che sembrano sempre più vicine.
Lagalla ostaggio dei partiti maggiori “Giunta entro metà settimana”
Di fatto la giunta promessa per il festino non è arrivata. e non è arrivata neanche per il dopo festino come ipotizzato dallo stesso Lagalla qualche giorno fa. Oggi doveva essere il giorno dell’esecutivo ma così non è stato. Il vertice di maggioranza convocato dal sindaco si è trasformato in una debacle
Il vertice
Nel corso della riunione di questa mattina, fanno sapere dall’entourage del sindaco, il primo cittadino ha fornito alcune indicazioni sui criteri di composizione della Giunta, per come emerso a seguito dei contatti intrattenuti con i partiti nelle settimane precedenti.
Pur essendo stata unanimemente condivisa la necessità di giungere, nel più breve tempo possibile, all’insediamento della Giunta, è stata avanzata la richiesta di ulteriori approfondimenti. A fronte di ciò, il sindaco, ribadita l’esigenza di assicurare la piena funzionalità del governo cittadino, ha espresso la sua determinazione a giungere ad una rapida sintesi.
Le parole di Lagalla
“Palermo ha urgente bisogno di una squadra che possa affrontare i gravi problemi che l’affliggono. I cittadini si aspettano risposte tempestive ed efficaci” ha detto il sindaco raccogliendo gli appelli da più parti a ‘mettersi al lavoro. “In ogni caso, non intendo andare oltre la metà della prossima settimana per la presentazione ufficiale della Giunta. Fino ad allora continuerò a far fronte personalmente ai tanti problemi di Palermo, come del resto faccio sin dal mio insediamento, nel rispetto delle tante e legittime aspettative dei cittadini”.
Centrodestra rischia la deriva
Ma nonostante la prudenza del sindaco la situazione appare davvero difficile. Sono tre le forze politiche che sono rimaste fuori dalla futura giunta. Udc (il partito del sindaco) NcI e la lista di Totò Lentini. Questo per fare spazio al terzo assessore per Fratelli d’Italia e Forza Italia che devono far quadrare i propri equilibri interni rispetto alle correnti.
Il patto pre elettorale
Ma c’era un patto pre elettorale fra i partiti. prevedeva che andasse un assessore ogni 3,5 punti percentuali di consenso alla lista. In base a questo patto un assessore spetterebbe certamente a NcI ma anche a Lentini che ha ritirato la sua candidatura a sindaco su esplicita richiesta di tutti i partiti della coalizione. “I patti si rispettano – hanno tuonato praticamente tutti gli esclusi – o ci saranno conseguenze sulle alleanze”.
Al vertice compare personalmente Saverio Romano
Così al vertice a palazzo delle Aquile, oggi, insieme ad Antonello Antinoro, per Nci è comparso personalmente anche l’ex ministro Saverio Romano “Sono andato perché ho visto Roberto Lagalla, che è una persona perbene, in difficoltà perché tirato per la giacca da formazioni voraci, fameliche, che stanno mettendo in difficoltà lui e l’intera alleanza. Sono andato perché volevo e voglio aiutarlo”.
Se la giunta è politica i patti vanno rispettati
“Se il sindaco mettesse in campo una squadra di 11 tecnici, 11 campioni del mondo ciascuno nella materia che gli viene affidata allora non avremmo difficoltà a sostenere e aiutare una siffatta squadra per il bene di Palermo. Ma se i tecnici sono uno o due e la giunta, di fatto, è politica, allora i patti vanno rispettati perché si è vinto tutti insieme e tutti insieme bisogna assumersi la responsabilità di governare. dalle urne è uscita una indicazione chiara visto che i partiti della coalizione hanno raccolto il 7% più del sindaco”.
La questione politicamente chiara
“La questione è politicamente chiara. Per soddisfare le beghe interne ai partiti ‘maggiori’ si vuole far saltare i patti pre elettorali. Ma le forze ‘minori’ che resterebbero fuori, sommando i loro voti, valgono il 12% che poi è quasi un terzo del consenso dell’intera coalizione. Chi gioca a fare l’asso pigliatutto dovrebbe ricordarsi che in politica a volte si è cani a volte si è lepri. Capita di inseguire ma capita anche di essere inseguiti e i ruoli si invertono fra una elezione all’altra”
Appello alla generosità
“Faccio un appello ai partiti che in questa tornata hanno raccolto di più di altri, un appello alla generosità. Chi sceglie diversamente e opera per lasciare fuori gli alleati si assume la responsabilità della rottura del centrodestra in vista delle elezioni regionali e delle politiche che si terranno a breve e non necessariamente in quest’ordine”
Clima difficile
Il clima nella coalizione non è decisamente sereno. Il confronto politico a Palermo avrà certamente conseguenze anche alla Regione, quale che sia la scelta finale
Aiello (UdC): “Forze di centrodestra rispettino i patti”
Parole, quelle di Saverio Romano, condivise dal coordinatore cittadino dell’UdC Andrea Aiello. “Noi siamo pronti a cercare di aiutare il sindaco al fine di creare una Giunta rispettosa degli impegni presi da tutto il centrodestra. Pur riconoscendo il risultato di compagini quali Forza Italia e Fratelli d’Italia, ritengo che i partiti minori che non hanno superato il 5% hanno permesso di vincere al primo turno. Questo deve fare riflettere. Il sindaco è una persona molto coerente. C’è un patto fatto all’Hotel delle Palme fra tutti i segretari nel quale si stabiliva che tutte le compagini che avessero superato il 3,5% potevano esprimere un assessore. Sono convinto che il sindaco lo farà. Faccio appello a tutte le forze politiche di rispettare i patti pre-elettorali”.
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