La quadra c’è ma bisogna appianare alcune divergenze: questo è quanto emerge dal vertice di coalizione tenuto dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla e relativo alla composizione della futura squadra di Governo. Riunione dalla quale si era ipotizzato che potesse addirittura arrivare l’ufficialità sui futuri alfieri della Giunta del capoluogo siciliano. Invece, tutto è stato rinviato alla prossima settimana, con un nuovo vertice fissato per lunedì.
Lagalla: “Giunta entro metà prossima settimana”
Ennesimo rinvio, quindi, in casa centrodestra, con Roberto Lagalla costretto a procrastinare l’annuncio dopo aver promesso, nei giorni scorsi, una possibile soluzione della questione “a ridosso del Festino”. Limite temporale, di fatto, non rispettato. Ciò a causa delle frizioni poste da alcune compagini della coalizione. Fatto sul quale il primo cittadino ha espresso il proprio pensiero, invitando le compagini della coalizione ad una pronta risoluzione del problema.
“Palermo ha urgente bisogno di una squadra che possa affrontare i gravi problemi che l’affliggono – ha sottolineato Lagalla in una nota -. I cittadini si aspettano risposte tempestive ed efficaci. In ogni caso, non intendo andare oltre la metà della prossima settimana per la presentazione ufficiale della Giunta. Fino ad allora continuerò a far fronte personalmente ai tanti problemi di Palermo, come del resto faccio sin dal mio insediamento, nel rispetto delle tante e legittime aspettative dei cittadini”.
Il fronte degli “esclusi” e la questione legata alle deleghe
Due i motivi alla base del nuovo rinvio. Da un lato il fronte degli “esclusi” (UdC, Alleanza per Palermo e Noi con l’Italia), che chiedono il rispetto dei patti pre-elettorali. Alla riunione erano presenti infatti alcuni esponenti dei partiti rimasti fuori da Sala delle Lapidi. Fra questi Saverio Romano, che ha espresso le sue perplessità in merito alla decaduta regola interna alla coalizione che permetteva di esprimere il nome di un assessore a chi avesse raggiunto il 3,5%. Fatto che lascia scontenti tre forze politiche che, già nei giorni scorsi, avevano annunciato ripercussioni sulle prossime Regionali in caso di mancato ascolto. Risultato: tutto rinviato alla prossima settimana, con un nuovo vertice fissato per lunedì mattina. L’annuncio della nuova Giunta slitterà di conseguenza fra martedì e mercoledì.
A sottolineare il quadro di stallo è il coordinatore cittadino dell’UdC Andrea Aiello. “Noi siamo pronti a cercare di aiutare il sindaco al fine di creare una Giunta rispettosa degli impegni presi da tutto il centrodestra. Pur riconoscendo il risultato di compagini quali Forza Italia e Fratelli d’Italia, ritengo che i partiti minori che non hanno superato il 5% hanno permesso di vincere al primo turno. Questo deve fare riflettere. Il sindaco è una persona molto coerente. C’è un patto fatto all’Hotel delle Palme fra tutti i segretari nel quale si stabiliva che tutte le compagini che avessero superato il 3,5% potevano esprimere un assessore. Sono convinto che il sindaco lo farà. Faccio appello a tutte le forze politiche di rispettare i patti pre-elettorali”.
Lagalla e la sua Giunta: la quadra sembra esserci
L’altro grande tema riguarda le deleghe. Alcune con troppe richieste, altre difficili da piazzare. Spigoli che si stanno limando già in queste ore. L’impressione è comunque che, al netto di qualche dibattito interno, la quadra sui nomi c’è. A tal proposito, saranno tre gli assessori indicati da Fratelli d’Italia e da Forza Italia. Giorgia Meloni ha affidato la scelta dei nomi ad Ignazio La Russa, suo uomo di fiducia riguardo le questioni siciliane. Profilo che ha indicato, in quota FdI, i nomi Giampiero Cannella, coordinatore regionale della Sicilia occidentale e che si occuperà di Cultura; la deputata nazionale Carolina Varchi, nel ruolo di vicesindaco con alcune deleghe pesanti. Fra queste quelle al Patrimonio e al Bilancio, per la quale sarà sostenuta dal consulente tecnico Salvatore Cincimino. Infine, la lista si completa con Dario Falzone, ex vicesindaco in era Cammarata e destinatario delle deleghe al Personale, all’Ambiente e alle Manutenzioni
Avvicendamento in casa Nuova DC
Sul fronte di Gianfranco Miccichè ed Edy Tamajo, indicate le personalità di Andrea Mineo (decentramento, servizi demografici e politiche giovanili), Rosi Pennino (politiche sociali) e Aristide Tamajo (Scuola). In quota Lega il nome è quello di Sabrina Figuccia, con una staffetta in corsa con il consigliere comunale Alessandro Anello. Per il Carroccio, come preannunciato, deleghe allo Sport, Impiantistica Sportiva e Turismo. Davide Faraone ha scelto il profilo di Totò Orlando in quota Italia Viva. Per l’ex presidente del Consiglio Comunale ci saranno i campi relativi al Lavori Pubblici, all’Edilizia Privata e ai Servizi Cimiteriali.
Delega tecnica a Maurizio Carta, pro rettore e fedelissimo di Lagalla, destinato ad un ruolo all’Urbanistica. Sempre sul fronte tecnico, si sta lavorando sul profilo di Antonella Tirrito. Nome già indicato tra gli assessori prima delle elezioni alla quale dovrebbero andare Innovazione Tecnologica ed Attuazione del programma. Unica partita aperta in casa Nuova DC. Dopo aver scalzato Nuccia Albano, Pippo Enea rischia di perdere il posto in favore di Giuliano Forzinetti. L’ex consigliere di circoscrizione dovrebbe occuparsi di Attività Produttive.
Gli attacchi delle opposizioni
Non tardano ad arrivare gli attacchi dalle opposizioni, in particolare dal consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo. “La Giunta Lagalla non decolla nemmeno oggi. E così anche questa promessa viene disattesa in danno dei cittadini palermitani. Anche oggi sembra che beghe interne, tentativi di spartizione di poltrone e poteri, rivendicazioni e ambizioni personali, tutto come da copione nel centrodestra, siano state la causa di un indecoroso teatrino a ciò assistiamo a più di un mese dalla elezione del nuovo sindaco, chiedendoci se i palermitani che lo hanno votato siano adesso consapevoli di aver dato preferenza a chi ha a cuore le poltrone di palazzo delle aquile e non i problemi di chi deve fronteggiare le gravi emergenze della città dal cimitero ai rifiuti. Lagalla farebbe bene oggi ad informare tutti se è in grado di varare una giunta, di programmare ed avviare la macchina amministrativa o se sarebbe il caso di fermarsi sin da subito per una evidente ed accertata inoperabilità di fronte ai giochi di partito”.
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