Per il secondo anno consecutivo, la Fondazione Federico II chiude il proprio bilancio in attivo, con un avanzo di amministrazione di 280mila euro rispetto alle previsioni. Lo ha certificato stamattina il Consiglio di amministrazione della Fondazione, approvando la relazione del presidente dell’Assemblea regionale siciliana e della stessa Fondazione, Giovanni Ardizzone.
“Grazie a una gestione rigorosa, equilibrata e trasparente delle risorse operata negli ultimi 4 anni – spiega Ardizzone – siamo stati in grado di dare nuovo impulso all’azione di qualificazione della programmazione e degli interventi culturali. Siamo riusciti a risanare i conti, a migliorare la qualità dei servizi offerti e continueremo a investire sull’organizzazione di mostre ed eventi culturali di qualità e di forte impatto nazionale e internazionale, che si sono dimostrati un valore aggiunto per la redditività e l’identità della stessa Fondazione”.
A conferma di ciò c’è la classifica delle mostre più visitate quest’anno in Italia. “Con l’antologica su Antonio Ligabue – afferma soddisfatto il presidente dell’Ars – siamo al quinto posto assoluto, primi da Roma in giù. Duecentodiecimila persone, infatti, hanno visitato la mostra ‘Tormenti e incanti’ nelle Sale Duca di Montalto”.
Il risultato ottenuto è ancora più importante, visto che per il terzo anno consecutivo la Fondazione non beneficia più di contributi regionali.
“Si tratta di un successo culturale ed economico – sottolinea il direttore generale della Fondazione, Francesco Forgione – che rappresenta lo sbocco di 4 anni di investimento politico-culturale sulla programmazione di qualità. Oggi la Fondazione, dopo le vicissitudini del passato, grazie al nuovo corso ha un’identità riconosciuta in Italia e all’estero”.
Passando ai numeri (aggiornati al 30 novembre), i turisti di Palazzo Reale e Cappella Palatina nel 2016 sono stati 394.353 (+34.234, il 9,51%, rispetto all’anno precedente), con un trend in costante crescita dal 2012. Gli incassi hanno superato i 2,196 milioni di euro con un incremento di 175mila euro rispetto al 2015. Migliorati anche i servizi aggiuntivi: la brochure, distribuita gratuitamente ai turisti, è disponibile in 8 lingue, così come le video-guide (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo, russo e giapponese). Un altro dato positivo arriva dal bookshop, che continua a consolidare il suo trend positivo, con 250mila euro di incassi (+10mila rispetto alla previsione), in aumento di quasi 100mila euro rispetto a tre anni fa, quando chiudeva con una perdita di circa 90mila euro.
“Si tratta – riprende Ardizzone – di un risultato fortemente positivo, al quale ha contribuito sicuramente un nuovo interesse verso la Sicilia nel mutato scenario mediterraneo e, per quanto riguarda il Complesso monumentale di Palazzo Reale con la Cappella Palatina, l’essere il cuore dell’itinerario arabo-normanno riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità”.
In questo contesto, va segnalata anche la sottoscrizione della convenzione tra la Fondazione, l’Ars, il Fondo edifici di culto e la Curia che, per la prima volta e dopo tanti anni, regola e formalizza i rapporti tra i diversi soggetti coinvolti nella gestione del Palazzo Reale e della Cappella Palatina. Nel 2017, il programma delle mostre a Palazzo Reale proseguirà, fino al 6 marzo, con ‘Mirabilia maris’, inaugurata all’inizio di novembre, per continuare, in collaborazione con il museo nazionale del Bardo di Tunisi, con una grossa esposizione di pittura sul ‘900 italiano che attraverserà le varie fasi e i filoni artistici che hanno caratterizzato il secolo scorso. Parallelamente, nella chiesa dei santi Elena e Costantino, durante il periodo pasquale, verrà esposta la mostra fotografica ‘Il cammino della passione: la settimana santa in Sicilia e Andalusia’.