Piano di recupero urbano disatteso allo Sperone di Palermo. Dopo la costituzione del comitato civico “Achille Grandi” relativo all’ottobre scorso, i cittadini del quartiere hanno lanciato una petizione popolare per chiedere all’amministrazione comunale il mantenimento dei piani di recupero urbano, finanziati con i fondi ex Gescal, relativi alla realizzazione di un giardino pubblico in piazza Achille Grandi e alla sistemazione di vicolo Benfratelli. Oltre 600 le firme di adesione raccolte, grazie al sostegno delle comunità parrocchiali di Sperone e Roccella.
Alle innumerevoli richieste d’incontro da parte dei cittadini, le autorità competenti hanno eluso il confronto democratico sulle necessità da loro segnalate. A tal proposito, le istanze provenienti dai cittadini, sono previste a pieno titolo nel Decreto del Presidente della Regione n.501 dell’11 gennaio 2021.
L’email a firma del vicecapo di Gabinetto
La richiesta di riqualificazione della piazza “Achille Grandi” e la sistemazione del vicolo Benfratelli è oggetto di rivendicazione da diversi mesi. Dopo innumerevoli lettere aperte, richieste e segnalazioni, l’unica risposta ottenuta è stata una mail di poche righe a firma del vicecapo di Gabinetto. Da ciò che risulta, la mail riporta la seguente replica: gli interventi di cui il Comitato chiede il reinserimento sarebbero stati esclusi in quanto dichiarati “improcedibili dai competenti uffici tecnici”.
Convocazione Consiglio Comunale 16 gennaio
Il 16 gennaio scorso, a seguito della convocazione del Consiglio Comunale all’o.d.g, si è potuto ascoltare che i motivi di esclusione degli interventi relativi a piazza Achille Grandi e a vicolo Benfratelli sono da attribuire ad esigenze di contenimento dei costi ed alla mancanza di figure professionali specializzate all’interno dei gruppi di lavoro cui erano stati affidati i relativi progetti.
Tali motivazioni non hanno convinto i più, in quanto sembra che, detti progetti abbiano raggiunto il 75% della progettazione rispetto alle altre opere finanziabili ed appartengono a quelle opere definite “meno onerose e tecnicamente meno complesse” consistendo nella realizzazione di area verde e di parcheggi a raso.
La reazione dei cittadini
Le motivazioni di esclusione dedotte dalla seduta del Consiglio Comunale dello scorso 16 gennaio, ha portato i cittadini a sostenere sia possa trattare di scelte politiche. Nonostante gli innumerevoli esposti dei cittadini, che segnalano che una delle zone più degradate del quartiere Sperone necessita di riqualificazione, gli ultimi aggiornamenti pervenutoci, non lascerebbero i cittadini soddisfatti: sembra che le motivazioni dell’amministrazione comunali siano state definite in stridente contrasto con le precise richieste avanzate dal consiglio di circoscrizione, con formale delibera, durante la fase istruttoria.
La reazione del comitato cittadino
il Comitato cittadino continuerà la sua battaglia. Nonostante gli argomenti ed accorati inviti di numerosi consiglieri comunali, il Comitato continuerà ad impegnarsi, in comunità di utenti con i cittadini e le forze politiche più sensibili alle istanze del territorio, affinché l’amministrazione comunale dia concreto seguito all’Ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale al termine della seduta del 17 gennaio, che la impegna a reperire le risorse per finanziare gli interventi esclusi.
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