“Nel nostro Paese la cultura previdenziale si sta affermando con difficoltà: per favorire il processo di evoluzione del sistema pensionistico è necessario studiarlo per comprenderne appieno le potenzialità'”. Così è scritto sul sito del Mefop, società partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che detiene la maggioranza assoluta delle azioni.
“In realtà, basta poco per capire che oggettivamente questa società rappresenta un brillante esempio di “aria fritta”, in quanto non persegue concretamente alcun obiettivo d’interesse della collettività”. Così l’on Saverio Romano capogruppo alla Camera di Scelta – Civica – Ala, che ha presentato un’interpellanza al Ministro Padoan, per chiedere l’avvio di un’indagine ministeriale, in grado di verificare quale sia effettivamente l’andamento gestionale del Mefop, oltre che i risultati conseguiti nel corso di questi anni in ordine all’attività di promozione dei fondi pensionistici.
“Le denunce riportate dettagliatamente su vari blog da esperti della materia, prosegue Romano – se confermate, non possono non destare sconcerto e preoccupazione, per come una materia così importante e delicata quale la previdenza complementare, sia oggi gestita e promossa in maniera così negativa e inefficiente dal Mefop, considerando peraltro l’uso di denaro pubblico di cui ha usufruito per quasi vent’anni. Anche la Corte dei Conti in diverse occasioni ha sollevato forti dubbi sull’operato gestionale, criticando inoltre l’inosservanza in merito alla mancata pubblicazione dei bilanci e delle retribuzioni. Pertanto con questa interpellanza, credo sia urgente accertare quanto sostiene, ad esempio, l’ex segretario generale di Assofondipensione, poiché ove fosse accertato che in realtà, Mefop rappresenta un ennesimo carrozzone dello Stato, in piedi solo per mantenere lauti guadagni dei suoi dipendenti compreso i dirigenti tra i quali ve ne sono di alcuni con un compenso annuale di quasi 100 mila euro, allora è più che mai doveroso un rapido intervento del Ministero dell’Economia al fine di rivedere la necessità di mantenere in vita questa società ed, eventualmente, chiuderla. Lo sviluppo della previdenza complementare conclude Francesco Saverio Romano, oggi è più che mai un tema urgente e rilevante alla luce della difficile situazione italiana, pertanto credo sia gravissimo se, il Ministero dell’economia, nel caso confermasse che la Mefop abbia rappresentato una “macchina improduttiva” statale, non sia tuttavia intervenuto nel corso di questi anni, per verificarne la sostanziale inutilità”.
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