Sono 1015 le proposte/richieste di organizzazione di corsi di Formazione professionale in Sicilia avanzate dagli enti in risposta all’Avviso 8 della Regione siciliana, quello che, nel piani del’amministrazione, dovrebbe segnare la ripartenza della stessa Formazione dopo un anno di stop. (leggi tutte le novità dell’Avviso 8)

I termini per presentare le domande per quell’Avviso che sostituisce di fatto il vecchio Avviso 20 ma anche il contestato Avviso 3 sono scaduti a mezzanotte del 26 luglio ovvero martedì scorso. Le domande si presentavano solo in via elettronica. A distanza di una settimana si sa soltanto quante sono le domande giunte in tempo utile, appunto 1015.

Per verificare il contenuto di queste domande a valere sull’Avviso 8 a iniziare dal numero di ore formative richieste per proseguire con legittimità della domanda e rispetto di tutti i criteri e dunque l’inserimento in graduatoria per l’assegnazione delle ore formative in base alla disponibilità economica del bando, è stata insediata una commissione composta integralmente da dirigenti e funzionari direttivi dell’amministrazione e presieduta dalla dottoressa Rosa Maria Milazzo.

Come non ricordare, però, il percorso lungo e travagliato che ci ha portato fin qui con l’Avviso 3 impugnato davanti al Tar e poi revocato in autotutela dall’amministrazione (leggi qui) quindi riproposto in forma di Avviso 8 e tutto il tempo ‘bruciato’ in questo lungo evitabile iter

Intanto oggi l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale Bruno Marziano vola a Roma insieme al collega titolare del Welfare siciliano Gianluca Micciché per incontrare il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti con il quale deve discutere i termini e l’autorizzazione per la dichiarazione dello stato di crisi del settore della Formazione professionale in Sicilia.

Durante l’incontro – al quale parteciperanno il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone ed il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba – si discuteranno le misure previste dal documento messo a punto dai due assessorati regionali, in un percorso di interlocuzione con gli uffici dei due sottosegretari.

Di fatto si tratta di accompagnare verso la fuoriuscita dal settore della Formazione professionale circa 3200 persone per ridurre il bacino dei formatori dagli attuali 8000 circa a circa 5000 che l’assessorato ritiene di poter impiegare con i 138 milioni di euro dell’Avviso 8.

“La dichiarazione dello stato di crisi serve ad attivare una serie di misure di accompagnamento alla fuoriuscita dal lavoro senza abbandonare nessuno a se stesso – dice a BlogSicilia l’assessore Marziano – attraverso prepensionamenti per coloro i quali hanno già raggiunto una età e una situazione occupazionale pregressa che lo consenta, e incentivi all’esodo per altri”.

Al Ministro l’assessore rappresenterà una Regione che si dice pronta a pubblicare a giorni quanto necessario per l’avviso dei corsi OIF ovvero quelli dell’obbligo formativo che dovrebbero prendere il via il 14 settembre in contemporanea con la scuola “Per tutti gli altri partiremo fra la fine di settembre e il mese di  ottobre – assicura Marziano – riavviando una macchina che si era inceppata”.

Per l’assessore “Stiamo mettendo in atto una riforma di fatto per via amministrativa per tutto ciò che la legge ci permette di fare in questa fase e con questi strumenti, riducendo il bacino dei formatori senza abbandonare nessuno e dando vita a nuovi corsi anche se è evidente che il sistema necessita di una legge di riforma organico e complessiva”

Una riforma che, però, si è arenata nel suo percorso parlamentare ” A ottobre la norma, con alcune modifiche e aggiustamenti tornerà in V commissione all’Ars e da lì – sostiene ottimisticamente Marziano – daremo vita ad un percorso che, compatibilmente con la sessione di bilancio, andrà spedito dalla Commissione all’aula fino alla sua approvazione per dotare la Regione della riforma di cui ha bisogno”.

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