“Tutto come previsto, quando metti al potere l’incapacita e l’arroganza di non volere ascoltare gli altri, il mix che ne esce è questo: un avviso che ha lasciato scontenti metà dei lavoratori della Formazione e ora sta lasciando scontenti pure gli altri, perché, checché ne dica l’assessorato, la graduatoria è a rischio, anche alla luce di ricorsi ancora pendenti e di quelli che potrebbero arrivare”.
Il deputato all’Ars Giancarlo Cancelleri commenta così l’ordinanza del Tar, che ha accolto il ricorso di un Ente escluso dalla graduatoria per i corsi dell’Avviso 8.
“Se – afferma Cancelleri – le cose si fossero fatte come diceva il M5S, cioè con criteri obiettivi e non discrezionali, coprendo tutto il territorio regionale per fare lavorare davvero in maniera trasparente tutti quanti i lavoratori, si sarebbe raggiunto un risultato che avrebbe messo tutti d’accordo”.
Sulle irregolarità della graduatoria dell’Avviso 8 il M5S aveva acceso subito i riflettori, persino inviando all’Autorità nazionale anticorruzione un esposto di 8 pagine che metteva in fila tutte le criticità individuate nella graduatoria pubblicata dall’assessorato retto da Marziano. Il Movimento aveva pure presentato una mozione all’Ars (primo firmatario Sergio Tancredi) per impegnare il governo al ritiro dell’Avviso in autotutela.