“Formazione del personale e contrasto a vecchie e nuove povertà aggravate dalla crisi sanitaria dovuta al coronavirus”. Sono le priorità individuate dall’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, nell’utilizzo delle risorse europee del Po Fse 2014-2020.

L’associazione, presieduta da Matteo Cocchiara, ha partecipato al Tavolo del partenariato che ha svolto un esame dell’attività svolta durante il periodo di emergenza Covid, ragionando sulla riprogrammazione degli interventi da finanziare in quest’ultimo periodo del ciclo di programmazione. “Il fondo sociale deve puntare al supporto degli enti locali nel processo di formazione del personale stabilizzato e deve cercare di intervenire in contrasto a nuove e vecchie povertà, che sono nate o si sono aggravate con l’emergenza sanitaria – ha affermato Cocchiara -. Il coinvolgimento del partenariato economico-sociale nelle scelte strategiche che si andranno a determinare con il governo – ha concluso il presidente dell’Asael – è strategico per centrare l’obiettivo di dare risposte concrete ai bisogni della Sicilia”.

Nelle scorse settimane l’associazione degli amministratori locali aveva sottolineato che lo stato della finanza locale in Sicilia è in una pessima condizione di salute. dopo le deduzioni formulate alla sezione di Controllo della Corte dei conti in occasione della relazione approvata dai giudici contabili.  Per quanto riguarda le Città metropolitane e i Liberi consorzi l’Asael “condivide” le considerazioni formulate dalla Corte in merito “al troppo oneroso contributo di finanza pubblica” e sottolinea come, in Sicilia, gli accordi Stato-Regione sul sostegno alle ex Province “non siano ancora giunti a risultati soddisfacenti”. In quest’ottica, secondo l’associazione, servono “nuove iniziative” da parte della Regione Siciliana.

Asael è d’accordo con la Corte dei conti anche sul fronte dei Comuni: “Condividiamo la consapevolezza che i giudici mostrano di fronte al tema dei trasferimenti regionali – spiega Cocchiara – che ormai appaiono sempre più insufficienti a coprire il costo dei servizi essenziali che i Comuni erogano“. Sul tema dei trasferimenti, inoltre, l’Asael da tempo suggerisce una revisione delle modalità di assegnazione delle somme agli enti locali invocando l’introduzione del “sistema dei costi e fabbisogni standard” al fine anche di “introdurre nuovi parametri”.